21/12/2001
Luca Silenzi, dal World Pride all'album 'Un mondo che non c'è'
E' in uscita “Un mondo che non c'è”, opera prima del giovane cantantautore Luca Silenzi, noto per aver partecipato, lo scorso anno, alla realizzazione del cd ufficiale del "World Pride" con il brano "Nessuno mi può giudicare". In quell'occasione il trentaduenne romano propose una versione beat dell'evergreen di Caterina Caselli.
L'idea dell'album, edito da Rossodisera/EMI e composto da nove brani, nasce da un recital teatrale, "Cuore di fango", con il quale Silenzi ha avuto per la prima volta occasione di esibirsi davanti al pubblico.
Riguardo al suo disco d'esordio Silenzi ha dichiarato: “Forse è pretenzioso e forse riduttivo cercare di dire tutto in nove brani… Eppure il mio mondo è tutto qui che scorre su questi solchi incancellabili per arrivare finalmente alla prova della sua esistenza".
Tra i titoli presenti nel disco ve ne sono alcuni in cui il cantautore si avvicina a tematiche legate al sociale, dalla prostituzione affrontata ne "I camminatori" allo sbarco dei clandestini di "Rudi e crudi" fino a "Fiore di Rosa", canzone dedicata a una fioraia di Piazza Vittorio, celebre piazza romana che fino a qualche tempo fa ospitava un vivace mercato multietnico.
L'idea dell'album, edito da Rossodisera/EMI e composto da nove brani, nasce da un recital teatrale, "Cuore di fango", con il quale Silenzi ha avuto per la prima volta occasione di esibirsi davanti al pubblico.
Riguardo al suo disco d'esordio Silenzi ha dichiarato: “Forse è pretenzioso e forse riduttivo cercare di dire tutto in nove brani… Eppure il mio mondo è tutto qui che scorre su questi solchi incancellabili per arrivare finalmente alla prova della sua esistenza".
Tra i titoli presenti nel disco ve ne sono alcuni in cui il cantautore si avvicina a tematiche legate al sociale, dalla prostituzione affrontata ne "I camminatori" allo sbarco dei clandestini di "Rudi e crudi" fino a "Fiore di Rosa", canzone dedicata a una fioraia di Piazza Vittorio, celebre piazza romana che fino a qualche tempo fa ospitava un vivace mercato multietnico.
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