Lo abbiamo definito il "Figlioccio di Woody Guthrie", perché arriva da Okemah, il piccolo villaggio dell'Oklahoma in cui nacque il grande cantautore. Lui è John Fullbright, ragazzo giovane giovane ma dalla voce potente, in tour in Italia in questi giorni. Del suo nuovo disco, "From the ground up", in uscita a maggio, si dice un gran bene. Noi abbiamo colto l'occasione per invitarlo in redazione, dove è giunto accompagnato da Andrew Hardin, vecchia volpe della musica americana (già al fianco di Tom Russel e autore recentemente di "Lost pines", disco di brani strumentali alla chitarra). Fullbright all'acustica e all'armonica, Hardin alla Telecastera amplificata: ci hanno regalato due canzoni, "All the time in the world" e la delicata "Forgotten flowers"
"Non è folk, non è Americana e non è pop, ma virtuamente la migliore definizione di tutti questi generi", recita il suo comunicato stampa di presentazione. Il tour italiano iniziato la settimana scorsa questa sera al Ristorante Opposto di Reggio Emilia, l'Articioc di Montirone (BS) il 6, Il Banco di Zoagli (GE) il 7, il Gattarossa di Piombino (LI) l'8, la Loggia De' Banchi di La Spezia il 9 e il Nidaba di Milano, ultima data nella penisola, il 10 aprile.