
Tutto alla figlia Bobbi, un palmo di naso all'ex marito Bobby. In estrema sintesi sarebbe questo il succo del testamento di Whitney Houston, ammesso che le anticipazioni di "Inside Edition" siano corrette. La cantante, che secondo Fox News sarebbe morta "per un cocktail di medicinali ed alcool, più precisamente alcolici mescolati con Valium e Xanax", aveva provveduto a stendere il testamento già nel 1993. L'atto fu poi corretto nel 2000, quando l'artista era ancora sposata con Bobby Brown; l'uomo viene menzionato nel testamento, ma non riceverà nulla. Secondo il popolare programma TV statunitense della CBS, la prima tranche di tutti i possedimenti di Whitney - inclusi conti correnti, auto, effetti personali - andrà a Bobbi quando la figlia compirà 21 anni e cioé nel 2014. La seconda porzione Bobbi la riceverà a 25 anni, la terza e finale all'età di 30 anni. L'ex marito sarebbe stato escluso in forza all'accordo pre-nuziale firmato nel 1992 e che ha impedito a Bobby d'avere accesso al testamento.
Secondo indiscrezioni pubblicate il mese scorso, come la madre ed il padre, anche Bobbi avrebbe problemi con alcune sostanze illegali. Già lo scorso anno Bobbi avrebbe trascorso un periodo presso una clinica specializzata in disintossicazione; la famiglia tuttavia si rifiutò di commentare la notizia della "rehab". Il pericoloso flirt chimico della figlia della sfortunata cantante, morta a 48 anni alla vigilia dei Grammy Awards, si sarebbe acuito proprio durante il funerale dell'artista quando la donna è sparita solo per essere ritrovata in un albergo in stato non propriamente lucido.