Speriamo che questo periodo funesto abbia presto fine: dopo Michael Hutchence e Michael Hedges, venerdì 12 dicembre un altro lutto ha colpito il mondo della musica, togliendoci Simon Jeffes, 49 anni, fondatore e anima della Penguin Café Orchestra. Un tumore al cervello ha spento uno spirito gentile e curioso, capace di creare un piccolo mondo a parte nel bailamme della musica pop. Nei dischi del gruppo, fondato nel 1976 con il patrocinio di Brian Eno - il primo disco della Penguin era inserito nella mitica collana "Obscure Music" -, era possibile ascoltare un suono acustico e leggiadro, in qualche modo premonitore anche delle tendenze "new age" dei decenni successivi. La formula di Jeffes, in passato produttore di Camel e Caravan e vicino a quella che è stata definita la "scuola di Canterbury" (il cui nome più celebrato è quello dei Soft Machine), guardava con affetto e fine umorismo alla musica da camera, mescolando chitarre e viole, xilophoni ed elastici di gomma, sino a costruire una piccola sonata attorno al suono di un telefono occupato, utilizzata qualche anno fa anche da una pubblicità.
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