L'aveva lasciato intendere. Alla fine dello scorso novembre Youssou N'Dour aveva affermato che dal 2 gennaio non avrebbe tenuto più concerti in quanto sarebbe sceso in politica. N'Dour è molto rispettato in patria perché, nonostante sia un artista di livello internazionale, amico di Bono e Sting e sigla di successo per il singolo "Seven seconds" con Neneh Cherry, non ha mai lasciato il Senegal. Già in settembre Youssou aveva tenuto un discorso presso l'emittente televisiva TFM, da lui finanziata e che è spesso critica nei confronti del governo. Il musicista aveva affermato che era sua intenzione fermare i politici che credono di poter governare con l'impunità una volta insediatisi. Passato il 2 gennaio, il 52enne artista di Dakar, sempre più critico nei confronti dell'attuale presidente Abdoulaye Wade, ha riferito che intende correre per la carica di presidente della repubblica africana. Le elezioni si svolgeranno nel corso del prossimo mese. "Ho ascoltato...e rispondo positivamente", ha detto N'Dour, che si oppone alla terza candidatura di Wade. "E' un supremo dovere patriottico. E' vero, non ho ricevuto una educazione ai più alti livelli, ma la presidenza è una funzione e non un lavoro. Nel corso del tempo ho dimostrato la mia competenza, il mio impegno, il mio rigore e l'efficienza. Ho studiato alla scuola del mondo. Il viaggiare insegna come insegnano i libri".
Thomas Fessy della BBC esprime dubbi sulle possibilità di successo di N'Dour, facendo intendere che la sua popolarità come musicista non si tramuterà necessariamente in suffragi. La Costituzione senegalese prevede due soli mandati presidenziali, ma Wade afferma che ciò non vale per lui in quanto le modifiche costituzionali sono entrate in vigore quando era già al primo mandato.