
Rob Halford, ugola storica dei Judas Priest, è stato recentemente intervistato da Ultimate Classic Rock; durante la chiacchierata ha dato qualche piccola anteprima sul nuovo disco a cui la band sta lavorando. In particolare ha detto: "Glenn Tipton ed io abbiamo iniziato a scrivere già all'inizio di gennaio di quest'anno. Abbiamo deciso di affidarci all'istinto, senza piani specifici o idee di base, contrariamente a quanto fatto con 'Nostradamus', che invece era molto studiato e legato a un progetto definito. Il nuovo matertiale è diretto, un esempio di classico heavy metal inglese. Alcuni brani somigliano alle cose di 'Painkiller', altri a 'Wings of destiny', altri a 'British steel'. Non ci siamo preoccupati di studiare, di risentire i nostri vecchi dischi... non abbiamo fatto i compiti, ci siamo solo messi lì a suonare. Glenn portava i riff e io ci mettevo sopra le melodie vocali. Nessuno ha interferito dall'esterno mentre scrivevamo. Ci vedevamo al mattino, attaccavamo gli ampli, accendevamo il microfono e facevamo del metal. E' un disco puro, da questo punto di vista".
I Judas Priest hanno recentemente pubblicato una raccolta intitolata "The chosen few": in pratica un best of della band, in cui i brani inclusi sono stati selezionati da altri musicisti e star del metal (tra i selezionatori ci sono stati Gene Simmons, Lemmy, Steve Vai, Joe Satriani, Ozzy Osbourne, James Hetfield, Kerry King, Alice Cooper, Corey Taylor, Lars Ulrich e altri pezzi da novanta). Il responso del mercato a questa uscita non è stato entusiasmante, ma evidentemente Halford e compagni hanno ancora energie da vendere e sono, come si diceva poco più sopra, già in pista per un nuovo disco.