
Bravo, bravissimo, inimitabile nel campo delle sette note. Possibile che Bob Dylan sia eccezionalmente versato anche nel campo della pittura? Forse no. Non è certo la prima volta che il menestrello di Duluth espone i propri dipinti, ma è la prima volta che qualcuno si accorge che qualcosa non quadra. Robert Allen Zimmerman, 70 anni, onorato da numerose università, sta esponendo dallo scorso 20 settembre presso la prestigiosa galleria Gagosian di New York. In mostra ci sono i suoi quadri denominati "The Asia series". “Si tratta di un diario visivo dei viaggi di Dylan in Giappone, Cina, Vietnam e Corea”, riferisce la galleria in un comunicato, “con descrizioni di prima mano di persone, scene di strada, architettura e paesaggio”. Digerito il vernissage, canapé e champagne, sono iniziati i dubbi. Il primo a riportare qualche sospetto è il "New York Times".
“Quelle immagini non sono affatto ispirate alle esperienze e osservazioni personali di Dylan”, punta il dito il NYT, “ma sono copiate da celebri fotografie scattate da altri e largamente diffuse sul Web”. E, in effetti, gli accostamenti evidenziati sono impietosi. Se ad esempio si raffronta la foto di Henri Cartier-Bresson del 1948 al dipinto "Trade" di Bob Dylan, non si può non rimanere imbarazzati: il "profeta del Minnesota" non può che aver copiato di sana pianta. "La cosa più impressionante è che Dylan non ha semplicemente usato una foto per ispirarsi nel dipingere: ha preso la composizione e l'ha copiata per filo e per segno”, aggiunge ora il "dylanologo" Michael Gray mentre altri difendono His Bobness e parlano di "citazioni". La mostra di Dylan è presso la sede di Madison Avenue (980 Madison Avenue) della galleria, che a NYC ne ha altre due, e resterà aperta fino al prossimo 20 ottobre. Per info approfondite sulla msotra clicca qui