Tragedia e celebrazione difficilmente possono trovare spazio sullo stesso CD. In occasione però della nuova uscita della band anglo-asiatica Joi, le due parti si equilibreranno. Il gruppo creato dai due fratelli Farook e Haroon Shamsher, sembrava dovesse chiudere la sua attività dopo la morte improvvisa di Haroon, avvenuta nel 1999 per un improvviso attacco cardiaco.
“Il disco è un tributo a mio fratello. Anni fa si recò nel nostro villaggio d’origine in Bangladesh, per portare dei sample da utilizzare nel nuovo disco” spiega Farook. A parere di Bob Duskis, boss di Six Degree Records, i Joi sono indubbiamente tra i pionieri della world music di tipo elettronico. La band formata a metà degli anni ’80, si è fatta conoscere per il suo strano miscuglio di Bengali e techno. Il nuovo disco, “We are three”, segue il debutto “One and one is one” prodotto dalla Real World di Peter Gabriel e vincitore di un BBC Asia Music Awards nel 1999.
“Il disco è un tributo a mio fratello. Anni fa si recò nel nostro villaggio d’origine in Bangladesh, per portare dei sample da utilizzare nel nuovo disco” spiega Farook. A parere di Bob Duskis, boss di Six Degree Records, i Joi sono indubbiamente tra i pionieri della world music di tipo elettronico. La band formata a metà degli anni ’80, si è fatta conoscere per il suo strano miscuglio di Bengali e techno. Il nuovo disco, “We are three”, segue il debutto “One and one is one” prodotto dalla Real World di Peter Gabriel e vincitore di un BBC Asia Music Awards nel 1999.