Il bassista Stefano Cerri è morto sabato sera alle 21 a causa di un tumore. Figlio del chitarrista jazz Franco Cerri, Stefano iniziò come chitarrista autodidatta, per poi passare al basso e dedicarsi al jazz al fianco del padre e di altri artisti jazz come Sante Palumbo, Guido Manusardi, Mario Rusca, Tony Scott. Dopo aver partecipato al progetto “Rock’n’roll exhibition” con Demetrio Stratos, Paolo Tofani e altri si trasferì nel 1980 a Londra, dove collaborò con il cantante degli Yes Jon Anderson nell’album “Animation” (insieme a David Sancious e Simon Phillips). Dopo un tour europeo come dimostratore per la Yamaha, tornò in Italia nel 1982 per intraprendere un’intensa attività di session man che lo ha visto al fianco di Eugenio Finardi, Alice, Fiorella Mannoia, Fabrizio De André, Ernesto Vitolo. La grande esperienza maturata gli permise di sviluppare un personale stile polifonico.
Va ricordato il suo album dedicato ai Beatles (“Fab Four Strings”) e la partecipazione a numerosi progetti musicali, il più recente dei quali è stato insieme ai Linea C di Walter Calloni e Massimo Colombo, con i quali si era recentemente esibito al fianco del chitarrista Emanuele Segre nel “Concerto per chitarra classica e trio jazz” di Claude Bolling. L’estate scorsa gli era stato diagnosticato un cancro, che nel breve volgere pochi mesi lo ha ucciso. I funerali avranno luogo nei prossimi giorni in forma strettamente privata.
Va ricordato il suo album dedicato ai Beatles (“Fab Four Strings”) e la partecipazione a numerosi progetti musicali, il più recente dei quali è stato insieme ai Linea C di Walter Calloni e Massimo Colombo, con i quali si era recentemente esibito al fianco del chitarrista Emanuele Segre nel “Concerto per chitarra classica e trio jazz” di Claude Bolling. L’estate scorsa gli era stato diagnosticato un cancro, che nel breve volgere pochi mesi lo ha ucciso. I funerali avranno luogo nei prossimi giorni in forma strettamente privata.
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