
Credits: Luca Rossetti
Pranzo importante a casa di Alberto Bellucci, fondatore del fan club di Andrea Bocelli. Il suo idolo siede di fronte a lui prima del concerto all’Unione Industriali di Torino. “Esibirmi è sempre uno stress terribile, magari potessi solo cantare su disco. Purtroppo, però, non è ancora il momento, per anni dovrò ancora patire le pene dell’inferno. Sul palco sono sempre imbarazzato. Persino nel momento più bello, quello degli applausi: mi vergogno, non so mai come comportarmi”. A proposito dei recenti sondaggi che lo danno tra i divi più ricchi d’italia, coglie l’occasione per alcune giustificazioni: “Ho letto che avrei evaso 100 miliardi. Pazzesco, quante ne sparano i giornali. Addirittura , all’Arena, dopo il Requiem di Verdi, ebbi venti minuti di applausi e l’indomani un titolo urlava ‘Fischi a Bocelli’. Sia chiaro che non ho mai rubato soldi. Ho forse la faccia del ladro, io?” E quando il padrone di casa propone di mettere della musica, il tenore puntualizza che il pop non gli piace e il rock “è solo rumore”.
(Fonte: La Stampa)
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