Non capita molto spesso che ai festival venga servito del cibo memorabile. Panini, tranci di pizza, quando va di lusso un primo al microonde, poco più. A Londra si sono messi in testa che le cose devono cambiare. E hanno messo in piedi la prima edizione del Big Feastival (feast è banchetto, festino), che negli intenti non dovrebbe ma deve coniugare buona musica e buon cibo. A sovrintendere alla parte culinaria della kermesse è stato messo il brillante chef Jamie Oliver, che ha annunciato l'arrivo di ristoranti come Benares, Redhook, Vinoteca, Café Spice Namaste, Canteen, Barbacoa e Giant Robot. Ci saranno associazioni come la British Cheese Board e il People's Supermarket e dimostrazioni e masterclass di esperti come Sophie Grigson, Recipease, Jo Pratt e Rachel Allen. Tra i membri del comitato ecco firme ben note della ristorazione internazionale come Giorgio Locatelli, Thomasina Miers e Peter Gordon. In zona Clapham Common, dal 1° al 3 luglio, per quanto riguarda la parte musicale saranno serviti - il cartellone non è ancora completo- Soul II Soul feat. Caron Wheeler, Charlatans, Athlete e Mystery Jets. Ingresso dalle 50 (prezzo base) alle 125 sterline (Vip). Una parte dell'incasso del festival, che già si è guadagnato il nomignolo di "A festival with a heart", sarà destinata sia al Prince's Trust del principe Carlo sia alla JamieOliver Foundation per aiutare i giovani meno avvantaggiati.