
Bob Dylan ha eseguito in suo primo concerto nella Repubblica Popolare Cinese. Il menestrello di Duluth è stato salutato da vigorosi e prolungati applausi nonostante dal programma della serata, svoltasi a Pechino, siano rimasti fuori i brani più apertamente di protesta. Il bardo del Minnesota, prima del semaforo verde delle autorità, era stato costretto a sottoporre l'elenco dei brani. Niente da fare per i pezzi ritenuti "offensivi" nei confronti della coscienza politica del Paese, come ad esempio "The times they are a-changin'". La canzone, nonostante sia stata composta alla fine del 1963 e pubblicata nel 1964, tra le due cariche dello storico leader Mao Zedong, viene evidentemente ancora ritenuta "pericolosa". Il concerto, definito "cauto", ha avuto luogo
davanti a circa 5000 spettatori; buona parte giovani cinesi, ma forte la presenza di pubblico estero. Tra i brani proposti hanno brillato "All along the watchtower" e "Like a rolling stone". His Bobness, secondo le agenzie, ha parlato una sola volta. Per presentare il suo gruppo. Il cantautore, che in Cina è conosciuto come Baobo Dilun, è ora atteso a Shanghai.