Annunciato come l’evento dance più esclusivo dell’anno, il “Phoenix Legend Dance Party” si è svolto lo scorso 16 settembre a S.Anton, vicino a Ibiza, davanti a 1800 selezionatissimi invitati. L’ingresso, infatti, era precluso al pubblico; il luogo dove si sarebbe svolto è rimasto segreto fino all’ultimo momento, cioè fino a quando i pullman con giornalisti e i vincitori del concorso Axe Phoenix (provenienti da 12 paesi del mondo), non sono stati condotti a destinazione.
Ad aprire la manifestazione è stata Chaka Khan che, nonostante fosse priva della sua band e quindi costretta a cantare sulle basi, ha dato prova di essere sempre una grande artista, deliziando i presenti con brani come “Ain’t nobody”, “I’m every woman”, “Whatcha gonna do for me” e “My funny valentine”. "Credo che canterò queste canzoni per il resto della mia vita!" ha raccontato a Rockol, "dopo questa bella parentesi qui a Ibiza, tornerò subito in studio per finire il mio album. Ho già realizzato un duetto con Mary J.Blige e adesso devo lavorare ad altre nuove canzoni, altri duetti con Sting, D’Angelo e forse anche Lewis Taylor. Non escludo la possibilità di lavorare di nuovo con Rufus, ma ancora non abbiamo definito nulla".
Più scenografico invece lo spettacolo di Grace Jones, che si è esibita intorno alle 18 con alcuni dei suoi classici come “Pull up to the bumper”, “Slave to the rhythm” e “La vie en rose”, accompagnata dai suoi musicisti e intervallando il suo live act con ogni volta un cambio d’abito diverso, sempre costituito da cappellini stravaganti e corpetti metallici.
Autentica miscela di soul, funky, house, jazz e hip hop, quella apportata dall’esibizione dei Groove Armada. Il duo, per l’occasione, era accompagnato da musicisti davvero notevoli: batterista, bassista, chitarrista, percussionista, trombettista, una sassofonista, una cantante e un rapper. Grande groove ed energia dunque con il pubblico letteralmente impazzito e calato ormai nell’atmosfera di questo particolare ritrovo musicale. Tra i brani eseguiti “I see you baby”, “Summertime” e “If everybody look the same”. "Credo che torneremo a esibirci dal vivo l’anno prossimo, subito dopo la pubblicazione del nuovo album, previsto verso aprile 2001. Ci stiamo ancora lavorando e possiamo dire che sarà un disco molto live e con pochi campionamenti. Inoltre siamo davvero contenti di avere la partecipazione di Me’Shell NdegèOcello, un’artista che ammiriamo molto", confidano Tom Findaly e Andy Cato, i due Groove Armada.
Intorno alle 21 l’ambientazione della festa si è trasferita a bordo piscina, dove l’atmosfera della notte di Ibiza si è accesa con il sound dei Basement Jaxx. I due dj hanno ovviamente suonato anche i loro successi come “Red alert” e “samba magic”, facendo scatenare i ragazzi in pista. E’stato bellissimo, c’era un’atmosfera stupenda: tutti che ballavano, noi nel bel mezzo della piscina, il sole che tramontava…bellissimo!" hanno raccontato a Rockol Felix e Simon, i Basement Jaxx.
Tripudio di bassi nell’esibizione di Letfield, che ha caricato di adrenalina i 1800 fortunati testimoni di questa esclusiva manifestazione. Sintetizzatori, suoni spacca timpani, un’atmosfera quella dei Letfield davvero difficile da apprezzare da coloro che non conoscono il loro repertorio. A chiudere la loro esibizione ci ha pensato Africa Bambaataa salendo sul palco e rappando su “Africa Shox”. Proprio Africa Bambaataa, ha chiuso la serata a partire dalla mezzanotte, facendo il dj. "Mi piace ancora mettere i dischi e osservare la gente che balla. So che questo è un posto dove la gente viene apposta per scatenarsi e ballare", raccontava soddisfatto Kevin Donovan, aka Africa Bambaataa, poco prima della sua esibizione. "Sto finendo un album e posso solo dire che ho rifatto “Flashlight” e non vedo l’ora di sapere se piacerà la mia versione a George Clinton".
Una giornata all’insegna del sole, della musica, con una atmosfera quasi da villaggio turistico tra 1800 persone provenienti da paesi diversi, unite dalla voglia di divertirsi e vedere dal vivo grandi nomi della musica.
Ad aprire la manifestazione è stata Chaka Khan che, nonostante fosse priva della sua band e quindi costretta a cantare sulle basi, ha dato prova di essere sempre una grande artista, deliziando i presenti con brani come “Ain’t nobody”, “I’m every woman”, “Whatcha gonna do for me” e “My funny valentine”. "Credo che canterò queste canzoni per il resto della mia vita!" ha raccontato a Rockol, "dopo questa bella parentesi qui a Ibiza, tornerò subito in studio per finire il mio album. Ho già realizzato un duetto con Mary J.Blige e adesso devo lavorare ad altre nuove canzoni, altri duetti con Sting, D’Angelo e forse anche Lewis Taylor. Non escludo la possibilità di lavorare di nuovo con Rufus, ma ancora non abbiamo definito nulla".
Più scenografico invece lo spettacolo di Grace Jones, che si è esibita intorno alle 18 con alcuni dei suoi classici come “Pull up to the bumper”, “Slave to the rhythm” e “La vie en rose”, accompagnata dai suoi musicisti e intervallando il suo live act con ogni volta un cambio d’abito diverso, sempre costituito da cappellini stravaganti e corpetti metallici.
Autentica miscela di soul, funky, house, jazz e hip hop, quella apportata dall’esibizione dei Groove Armada. Il duo, per l’occasione, era accompagnato da musicisti davvero notevoli: batterista, bassista, chitarrista, percussionista, trombettista, una sassofonista, una cantante e un rapper. Grande groove ed energia dunque con il pubblico letteralmente impazzito e calato ormai nell’atmosfera di questo particolare ritrovo musicale. Tra i brani eseguiti “I see you baby”, “Summertime” e “If everybody look the same”. "Credo che torneremo a esibirci dal vivo l’anno prossimo, subito dopo la pubblicazione del nuovo album, previsto verso aprile 2001. Ci stiamo ancora lavorando e possiamo dire che sarà un disco molto live e con pochi campionamenti. Inoltre siamo davvero contenti di avere la partecipazione di Me’Shell NdegèOcello, un’artista che ammiriamo molto", confidano Tom Findaly e Andy Cato, i due Groove Armada.
Intorno alle 21 l’ambientazione della festa si è trasferita a bordo piscina, dove l’atmosfera della notte di Ibiza si è accesa con il sound dei Basement Jaxx. I due dj hanno ovviamente suonato anche i loro successi come “Red alert” e “samba magic”, facendo scatenare i ragazzi in pista. E’stato bellissimo, c’era un’atmosfera stupenda: tutti che ballavano, noi nel bel mezzo della piscina, il sole che tramontava…bellissimo!" hanno raccontato a Rockol Felix e Simon, i Basement Jaxx.
Tripudio di bassi nell’esibizione di Letfield, che ha caricato di adrenalina i 1800 fortunati testimoni di questa esclusiva manifestazione. Sintetizzatori, suoni spacca timpani, un’atmosfera quella dei Letfield davvero difficile da apprezzare da coloro che non conoscono il loro repertorio. A chiudere la loro esibizione ci ha pensato Africa Bambaataa salendo sul palco e rappando su “Africa Shox”. Proprio Africa Bambaataa, ha chiuso la serata a partire dalla mezzanotte, facendo il dj. "Mi piace ancora mettere i dischi e osservare la gente che balla. So che questo è un posto dove la gente viene apposta per scatenarsi e ballare", raccontava soddisfatto Kevin Donovan, aka Africa Bambaataa, poco prima della sua esibizione. "Sto finendo un album e posso solo dire che ho rifatto “Flashlight” e non vedo l’ora di sapere se piacerà la mia versione a George Clinton".
Una giornata all’insegna del sole, della musica, con una atmosfera quasi da villaggio turistico tra 1800 persone provenienti da paesi diversi, unite dalla voglia di divertirsi e vedere dal vivo grandi nomi della musica.
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