Il ritorno dei Morcheeba con un disco ‘libero e incosciente’

Chi li ha visti a Imola, dove si sono esibiti dopo un’assenza di due anni dai palchi italiani, aveva già avuto modo di sperimentare che la musica dei Morcheeba nel corso di questi due anni è cambiata. Le atmosfere languide, sognanti e raffinate di “Big calm” si sono contaminate con l’energia delle raffiche rap e con la carica dei ritmi r&b, lasciando invariata una costante: la voce di Skye, che sembra sempre una carezza, a volte potente ma comunque di velluto. “Fragments of freedom” è il nuovo disco dei Morcheeba, in uscita il 7 luglio, un album che sono loro i primi a definire “diverso”. Perché “Fragments of freedom” nelle sue dodici tracce è davvero un collage in totale libertà di schegge sonore, pescate con assoluta disinvoltura – e con un pizzico di quella che loro definiscono “incoscienza” - dal presente e dal passato. “E’ la musica che ci piaceva ascoltare in passato e quella che ci incuriosisce oggi”. Filo conduttore, una ritrovata energia, che sa di felicità. “Il trip-hop è come un’etichetta che ci siamo staccati di dosso già da tempo ma che continua ad appiccicare”, commenta Skye a chi le fa notare che questo disco porterà molti a “riclassificare” la musica dei Morcheeba. E aggiunge Ross Godfrey: “Il trip-hop sa molto di anni Novanta, un periodo triste. Ora siamo in una nuova stagione”. Nelle tracce del nuovo album c’è spazio anche per alcuni ospiti, come Mr.Complex in “Love sweet love”, Biz Markie in “In the hands of the gods” e Bahamadia in “Good girl down”. “Volevamo qualcosa di nuovo. Per questo abbiamo scelto il rap e di lavorare con dei rapper americani. In Inghilterra non c’è una scena che possa chiamarsi davvero rap”.
Ma i Morcheeba confessano di non amare molto le collaborazioni: “Per lavorare con altri artisti, questi ultimi devono innanzitutto piacerci. E ora come ora è raro,” ammette Ross Godfrey. “Il fatto è che l’industria discografica non riconosce gli spazi dovuti ai giovani artisti di talento e ci sono poche realtà indipendenti. Per cui è difficile ascoltare cose interessanti”. E le eccezioni si chiamano per i Morcheeba Belle & Sebastian, Jurassic 5 e Flaming Lips. E a proposito di duetti Skye, che ha cantato con l’italiana Alice nel suo brano “Open your eyes”, definisce quest’esperienza “interessante e utile per farci conoscere ancora di più sul mercato italiano. Ma non è nata un’amicizia, anche perché abitiamo lontane”. C’è da chiedersi se i Morcheeba nuova versione piaceranno ancora tanto ai pubblicitari che hanno saccheggiato i loro precedenti lavora. Ma la cosa a Skye e compagni non sembra interessare: “Da sempre facciamo la musica che piace a noi e non può essere che un bene se con questo album anche la gente ‘normale’, non solo quella che fa tendenza, ci troverà interessanti”. Certo, in “Fragments of freedom” non mancano momenti più ipnotici, nella migliore tradizione di questo gruppo che dichiarò, a proposito dell’album di debutto “Who do you trust”, che era nato “da un bel po’ di droga”: un esempio è la strumentale “Coming down gently” e la conclusiva “Fragments of freedom”, che ricorda molto – ma davvero molto - da vicino “Stairway to heaven” dei Led Zeppelin. “Non l’abbiamo fatto apposta. Ci siamo accorti dopo che le somigliava. E’ una cosa buffa”.
I Morcheeba si preparano a un’estate in giro per Festival, con tappa in Sud America, per poi partire in tour in Europa durante l’autunno. In Italia saranno a fine ottobre, con nove date, in località che devono ancora essere definite.