
Alana Nash è l’autrice di "Secrets and Shadows: Col. Tom Parker and the hidden shaping of Elvis", libro che sulla base di 300 interviste, documenti governativi, testimonianze di investigatori e membri della famiglia, cerca di penetrare le mistero dietro al mistero, ovvero il Colonnello Parker, burattinaio della vita di Elvis Presley. Tra i fatti poco noti riguardanti Andreas Cornelis Van Kuijk (vera identità del "colonnello"), elencati dal "NewYork Post", il fatto che scappò dall’Olanda nel cuore della notte abbandonando la famiglia, e rimase coinvolto in un omicidio mai risolto. Il manager del re del rock’n’roll fu così attento a seppellire il proprio passato, che evitò accuratamente la curiosità degli uffici immigrazione, e non diventò mai cittadino americano, rimanendo un clandestino nonostante i suoi ottimi rapporti con due presidenti degli Stati Uniti. Allo stesso modo, rifiutò sempre le offerte miliardarie per far esibire Elvis in Europa, per evitare che il suo passato tornasse a galla. In ogni caso i suoi amici all’FBI gli consentirono anche di evitare l’apertura di fascicoli su di lui - mentre il suo protetto ne aveva uno di 662 pagine. La Nash, che sostiene di essere stata la prima giornalista a vedere il corpo del defunto cantante, insiste: "Era gonfio, aveva parecchi capelli bianchi. Non sembrava Elvis. Forse si tratta del capolavoro del Colonnello Parker. Al funerale, mentre tutti erano tristi e composti, lui si aggirava in camicia hawaiiana e cappello da baseball, e stava lontano dal cadavere".
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