
Credits: Gianni Sibilla
Perché piaccia agli omosessuali lo spiega “Repubblica”, in un articolo dedicato alle icone femminili della cultura gay: «Perché è la vera amica. Ha saputo diventare il manifesto di se stessa. Racchiude tutto e rappresenta il meglio di entrambi i sessi. Non per niente è l’unica star amata sia dai gay, sia dalle lesbiche, sia dagli uomini, sia dalle donne. La più imitata dai travestiti di tutto il mondo». L’ultimo film di cui la cantante è interprete, “Sai che c’è di nuovo?” diretto dall’ultrasettantenne John Schlesinger, inaugura oggi a Torino il Festival internazionale di cinema gay. E qualche critica fa già la sua comparsa, all’insegna della stroncatura. Sul “Corriere della Sera”, Maurizio Porro – che si interroga se lo Schlesinger regista sia proprio quello stesso che diresse “Un uomo da marciapiede” e “Domenica, maledetta domenica» - definisce Madonna e Rupert Everett «mono espressivi costretti a ripetere cliché» e parla di una storia «artefatta, finta di sentimenti e non molto sentita neppure dagli attori». Anche Lietta Tornabuoni della “Stampa” dice la sua sul film: «Saranno state la troppa voglia di far soldi o la speranza insensata di adeguarsi al giovane pubblico contemporaneo o l’intenzione risibile di riuscir graditi a tutti (gay e non gay): è andata male, “Sai che c’è di nuovo?” è banale, sdolcinato, irreale (…) una stupidaggine recitata e diretta poco bene».
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