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I Flabby presentano il loro secondo album, 'Limoncello experience'

I Flabby presentano il loro secondo album, 'Limoncello experience'
In una cornice alquanto pittoresca - il neonato Puerto Alegre di Milano, una via di mezzo tra un locale caraibico e una casa in stile iberico-messicano - i Flabby, terzetto milanese già di collaudato successo - li ricordate lo scorso anno con il loro remake di "Mambo italiano" insieme a Carla Boni? -, hanno presentato il loro secondo album, "Limoncello experience", che prosegue il discorso già iniziato con il precedente "Modern tunes for everybody". La sigla Flabby cela tre persone assai attive nel mondo della musica: Rosario Pellecchia, Andrea De Sabato e Fabrizio Fiore, due speaker radiofonici molto affermati e un DJ altrettanto famoso: inutile dire che è proprio facendo leva sulla propria non comune competenza musicale che i Flabby hanno creato un progetto musicale che rivisita, in una chiave moderna e impastata con le più svariate influenze, il patrimonio musicale e culturale italiano. Il paradigma già messo in atto con "Mambo italiano" si ripete così per le canzoni del nuovo album, dove i vari brani contengono citazioni del nostro passato musicale: "There's a better day" si chiude con la celebre sigla tv di 90° minuto, "Pretty Lola" cita "Spaghetti a Detroit" di Fred Bongusto, "You got it (Rumore)" neanche a farlo apposta è un remake quasi alla Stones dell'hit di Raffaella Carrà, "No need to cry" riprende "Tu sì 'na cosa grande" nell'interpretazione di Ornella Vanoni, mentre "Confused" si permette addirittura di scherzare con i santi, citando "Nessuno mi può giudicare" di Caterina Caselli, loro discografica. Il gruppo si presenta ai giornalisti dal palco, prima di esibirsi per una mezz'ora di concerto in cui passa in rassegna il repertorio del nuovo disco: Fabrizio Fiore sfoggia una impegnativa chitarra semiacustica, Andrea De Sabato è dietro ai piatti mentre a Rosario Pellecchia sono riservati gli interventi rap, tutti decisamente in stile. A coprire le parti vocali femminli c'è invece Rossella Vecchi, ormai parte integrante del gruppo, capace di riscaldare l'atmosfera del concerto in pochi minuti: la sua sembra una splendida voce, che potrebbe rivelarsi uno dei punti di forza dei concerti del gruppo. Una presentazione leggera e contagiosa, come nella musica del gruppo.
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