Battisti: ricordi e polemiche

Poi ci sono gli strali di Enrico Ruggeri contro la sinistra tutta, colpevole secondo lui di aver rivalutato l'artista solo dopo la sua morte. «Negli ambienti pseudo-kultural-sinistresi nominarlo o ascoltarlo era reazionario. Ed eccoli oggi tutti sul carro dell’estinto (...) Lasciate Battisti a quelli che sanno apprezzare la vera Musica. Tutt’al più tenetevi gli Inti Illimani». Dicono la loro sul quotidiano milanese anche i Pooh, Nek, Mina, Dik Dik e Biagio Antonacci; il pensiero più breve ma forse più condivisibile è quello di Lucio Dalla: «E’ stato il più grande. Meglio ascoltarlo che ricordarlo». Sul "Giorno", Leo Turrini individua, con l’approvazione di Giuliano Riva, fratello dello scomparso Massimo, un erede per Battisti: Vasco Rossi. Nell’articolo si ricordano le dichiarazioni rilasciate da Vasco in occasione della scomparsa di Battisti, e il suo antico progetto di un album di "cover", tra le quali "Il tempo di morire", da lui eseguita anni fa in concerto e reperibile su bootleg - a prezzi salatissimi.
Tra le varie iniziative per ricordare Battisti, molte delle quali riportate da Rockol nei giorni scorsi, da segnalare quelle radiotelevisive.
Scrive il "Corriere della Sera": «"Nel corso di questi dodici mesi tutti hanno cercato di accreditarlo come un personaggio scorbutico e antipatico, questo non ha intaccato le emozioni che ci ha sempre dato" dice Linus, direttore artistico di Radio Deejay che oggi proporrà una canzone di Battisti in ogni trasmissione. Sempre oggi su Rtl 102.5 lo scoccare di ogni ora verrà segnato da una sua canzone e fino a domenica "Neanche un minuto di non solo amore" verrà trasmessa cinque volte al giorno. "Su Radio Italia solo musica italiana non abbiamo mai smesso di metterlo", dice il direttore Franco Nisi "ma credo che le richieste del pubblico cresceranno in questi giorni". E domenica Canale 5 (ore 15.30) riproporrà "Il mio canto libero" il concerto registrato a Roma l'11 settembre del '98 con Loretta Goggi, Maurizio Vandelli, Dik Dik e Lauzi». .