Kiss, la pensione è dietro l'angolo. Gene Simmons: 'Ci resta ancora qualche anno'
La corazzata rock and roll attiva ormai dal 1973 potrebbe presto tirare i remi in barca: a dirlo è stato Gene Simmons, che dei Kiss - insieme a Paul Stanley - è il cofondatore. Intervistato dall'emittente scozzese Glasgow Live, il bassista israeliano naturalizzato statunitense ha spiegato che l'aspetto più logorante del loro lavoro non gli concederà una particolare longevità professionale: "Siamo i più grandi lavoratori del mondo dello showbusiness", ha dichiarato Simmons, "Ogni sera mi metto addosso una ventina di chili tra trucco e armatura, salgo su zeppe alte 20 centimetri, sputo fuoco, vengo sospeso a mezz'aria e tutta quella roba lì. Se lo facessero Bono o Mick Jagger, che entrambi adoriamo, non durerebbero un'ora. Semplicemente non ce la farebbero fisicamente. Dovevamo essere più furbi e pensarci prima, e fare come loro, che possono salire sul palco con una maglietta e delle scarpe da tennis per stare comodi. Invece no, noi abbiamo voluto prendere la strada difficile".
E benché - a detta di Simmons - i Kiss abbiano "più fan del Papa", la "chiesa elettrica dove la gente entra per dimenticare il mondo orribile che c'è là fuori" non potrà durare per sempre: "Non riusciremo più a fare queste cose quando avremo settant'anni, e adesso io ne ho 67. Manderemo avanti lo show ancora per qualche anno, poi quando capiremo che sarà il tempo di ritirarci, ci ritireremo, e lo faremo nel modo giusto, cioè con una grande festa. Credo che dovremmo fare qualcosa che stupisca il pianeta. Qualcosa di grande e mondiale... e probabilmente gratis".