Fatte le debite proporzioni, in Italia una cosa del genere la fece, qualche tempo fa, Morgan, e come finì lo sappiamo tutti. Sulle relazioni pericolose tra artisti e sostanze stupefacenti si è detto e scritto di tutto, e - in ordine cronologico - l'ultimo a fornire il proprio contribuito è stato Damon Albarn, frontman di Blur e Gorillaz ora impegnato nella promozione dal vivo di un album solista che presto farà tappa anche in Italia.
Nel corso di un'intervista rilasciata al magazine britannico Q, l'autore, cantante e polistrumentista ha ammesso come, nonostante la dipendenza e i gravi effetti sul fisico, il suo rapporto con l'eroina - risalente ormai agli anni Novanta - per certi versi fosse stato tutto fuorché drammatico: "Odio parlare di questo, per via di mia figlia e della mia famiglia", ha ammesso Albarn, "Però (l'eroina, ndr) per me è stata incredibilmente creativa. Mi ha liberato. E' stata una vera e propria odissea. Mi ha aiutato a superare dei limiti con la mia voce. E' stata molto produttiva, voglio essere sincero. Ma mi ha anche trasformato in una persona molto isolata, e - in ultima analisi - nulla che possa creare dipendenza è una cosa buona".