Rolling Stones, rinviato il debutto del tour australiano dopo la morte di L'Wren

La data dei Rolling Stones prevista per domani, 19 marzo, all'Arena di Perth, prima tappa del tour australiano del gruppo, è stata rinviata dopo che la notizia della morte di L'Wren Scott ha raggiunto, la scorsa notte, Mick Jagger: per il momento, riferisce Billboard, rimane incerta la situazione delle restanti date agli antipodi - cinque in tutto, tra Australia e Nuova Zelanda, programmate tra i prossimi 25 marzo e 5 aprile. "Il tour subirà delle modifiche", si legge nel comunicato congiunto che i due promoter organizzatori della branca locale del tour hanno diffuso nella serata di ieri: "Al momento non è possibile avere ulteriori informazioni. Chiediamo ai possessori dei biglietti di attendere ulteriori sviluppi".
Nelle ultime ore si era diffusa una voce che voleva Jagger imbarcatosi in fretta e furia su un volo diretto a New York: "Rumor privo di fondamento", l'ha definito un portavoce del gruppo, che ha spiegato - pur premettendo un "per quanto ci risulta" - come la band sia ancora riunita a Perth per decidere come affrontare la situazione.
C'è poi che - cinicamente - fa i conti in tasca alla storica formazione britannica, lasciando intendere come l'umana pietas per il dramma umano vissuto da Jagger in queste ore potrebbe trovarsi a fare i conti con più volgari ragioni di carattere economico. Per la seconda data del tour australiano, quella prevista all'Oval di Adelaide il 22 marzo, il governo locale ha investito quasi mezzo milione di dollari australiani per adeguare la struttura designata ad ospitare lo show, che - stando a quando confermato a suo tempo sia dal local promoter che da AEG - dovrebbe essere "il più grande allestimento per uno spettacolo musicale mai ospitato dalla città". E contando che gli Stones dalla terra dei canguri mancano dal "Bigger bang tour" del 2006 - generando quindi presso il pubblico un'altissima aspettativa, alla quale fisiologicamente seguono altissimi incassi al botteghino - non è fantasioso pensare che ai piani alti di AEG (società che fu già costretta a fare fronte, a livello contabile, alla tragica cancellazione della residency londinese "This Is It" di Michael Jackson) la tentazione di fare pressione perché la sosta duri il meno possibile sia forte...