Film su Freddie Mercury, Brian May: 'Baron Cohen avrebbe distratto il pubblico'

Dopo le voci ufficiose, le illazioni a mezza bocca, i si dice e le ipotesi degli osservatori internazionali, ci ha pensato Brian May a fare luce sul fallimento dell'operazione che avrebbe portato la star di "Borat" Sacha Baron Cohen i panni di Freddie Mercury sul grande schermo: "E' difficile parlarne, anche per Sacha ci piace molto", ha spiegato a Classic Rock il chitarrista dei Queen, "Ha dimostrato grande entusiasmo per il progetto, e ci ha aiutato davvero tanto ad avviarlo. Alla fine, però, abbiamo pensato che la sua presenza nel cast potesse distrarre il pubblico".
"Siamo arrivati a questa conclusione vedendo i suoi ultimi tre film, 'The dictator', 'Les miserables' e 'Hugo Cabret'", ha precisato May: "Ha offerto tre prestazioni eccezionali, ma erano tre prestazioni molto personali. Abbiamo pensato che nel film su Freddie le distrazioni non fossero opportune: in un film su di lui l'attore che lo interpreta deve essere funzionale all'inganno, e il pubblico - guardando le immagini - deve davvero pensare che sia lui. E con Sacha una cosa del genere non sarebbe mai successa".
"Non è una critica al suo talento, sia chiaro: era solo il sentore che l'operazione non avrebbe sortito gli effetti desiderati. In ogni caso, le nostre strade si sono separate in termini più che amichevoli. E' stato vergognoso il fiorire di tutte quelle storie sul fatto che lui se ne fosse andato. Non ce n'è una che corrisponda a verità. Nella lavorazione del film siamo a buon punto, con Sacha siamo rimasti amici e non è escluso che un domani non si possa tornare insieme a lavorare su un altro progetto".
Nonostante tutto, infatti, la produzione sta procedendo, e l'investitura ufficiale del protagonista potrebbe essere questione di settimane, se non di giorni: "Non posso ancora dirvi chi sia esattamente, ma posso dirvi che ci manca poco a deciderlo. Ci siamo quasi".
"Questo film per noi è qualcosa di davvero prezioso", ha chiarito May, che insieme ad un pur non entusiasta Roger Taylor è stato coinvolto nella produzione del lungometraggio: "Freddie era molto importante per noi, e sentiamo di dovergli rendere un tributo all'altezza. Non possiamo sbagliare. Vogliamo che il risultato sia il più reale possibile, che lo rispetti sia come uomo che come artista".