
Gennaro Cosmo Parlato debutta come autore con "Soubrette", album di inediti interamente scritto dall'artista napoletano. "Per la prima volta ho guardato negli occhi la soubrette che c'è in me e ho deciso di affrontarla", afferma Cosmo Parlato. "Negli anni passati avevo il timore di cantare i miei brani, era come concedersi totalmente, mi sentivo vulnerabile. Ora ho acquistato la sicurezza necessaria per mostrare al pubblico cio' che ho dentro, senza trucco, senza artifici scenici. I testi delle mie canzoni sono quasi del tutto autobiografici, nascono dalle mie esperienze di vita, dalle mie gioie e dai miei dolori, come 'Napoli' e 'Sabrina'". Il disco ha forti richiami agli anni Ottanta e un sound tipicamente dance, a cui ha contribuito Stefano Fontana, produttore di alcuni pezzi dell'album: "Amo gli anni Ottanta, hanno un fascino particolare, un'atmosfera magica", prosegue l'artista. "Il mio primo disco di cover, 'Che cosa c'è di strano', è un tributo alle dive della canzone come la Rettore, Fiordaliso e Viola Valentino. Ascolto prevalentemente musica italiana di quel periodo, che mi ha ispirato molto. Il tocco di Stefano è stato, poi, essenziale per creare le sonorità che avevo pensato per questo disco". Per quanto riguarda i suoi progetti futuri, Cosmo Parlato ha in programma una serie di date dal vivo per presentare la sua opera prima: "A partire da maggio sarò in tour con 'Soubrette' nelle principali città italiane. Ho deciso di portare la dance in teatro, il mio primo grande amore. Sul palcoscenico mi sento a casa e questa volta sarò solo io con le mie canzoni. Totalmente me stesso".
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