Leopoldo Chiummo - ROCKAWAY BLUES - la recensione

L'ho già scritto in passato, e mi ripeto: non sono un lettore di romanzi e fiction. Non sono nemmeno un critico letterario (se è per quello non sono neanche un critico musicale, ma un semplice cronista). E ammetto che le opere di fiction ambientate in situazioni che hanno a che vedere con la musica, o che hanno come protagonisti musicisti cantanti et similia, mi mettono sempre in imbarazzo, se si tratta di riferirvene qui. Ho come il timore di sminuirne le qualità, condizionato dal fatto che esse non sono, come dire, la mia tazza di tè.

Il protagonista di "Rockaway blues" è uno che si occupa di musica, che si mette in viaggio per New York sulle tracce di un bluesman del quale vorrebbe scrivere la biografia. E il romanzo è il racconto di questa ricerca, che non vi dirò se sarà coronata da successo, intrecciato con i ricordi della vita passata di Giuliano Bandini (il narratore in prima persona, appunto), musicali e non - in particolare l'incombente figura di una ex fidanzata. Ora: quello che posso dirvi è che Leopoldo Chiummo scrive bene, anzi molto bene. Ma che la lettura del suo libro non mi ha appassionato: ripeto, per un limite soltanto mio, non dell'opera. Alla quale non assegno un voto per rispetto e per onestà, scusandomi con l'autore e ringraziando l'editore per avermela inviata.

Franco Zanetti