Nick Cave - LAWLESS - la recensione

Se dietro alla macchina da presa c'è il regista australiano John Hillcoat, è lecito aspettarsi una collaborazione con Nick Cave e Warren Ellis. Dopo “The proposition” del 2005 e “The road” del 2009, l'accoppiata ritorna per “Lawless”, nuovo film presentato all'ultima edizione del Festival del Cinema di Cannes: la pellicola, scritta dallo stesso Nick Cave ispirandosi al romanzo “La contea più fradicia del mondo” di Matt Bondurant, è ambientata negli anni della Grande Depressione negli Stati Uniti e vede come protagonisti una banda di fuorilegge ed un corrotto sceriffo, interpretati da Gary Oldman, Shia LaBeouf, Tom Hardy e Guy Pearce.
La colonna sonora alterna brani originali e cover (presenti anche in più versioni), tutte improntate su oscure atmosfere bluegrass sapientemente costruite da Cave ed Ellis. Questa volta si è optato per far interpretare i brani ad alcuni vocalist di grande spessore, lasciando un solo episodio strumentale: ecco allora Mark Lanegan, EmmyLou Harris, Willie Nelson, Ralph Stanley, lo stesso Cave ed altri ancora. Tra le cover da segnalare le rivisitazioni di “Fire and brimstone” di Link Wray, “White light/white heat” dei Velvet Underground, “Sure 'nuff yes I do” di Captain Beefheart e “Aim towards the sky” dei Grandaddy.
La band creata per l'occasione da Nick Cave e Warren Ellis si chiama The Bootleggers ed è composta da Martyn P. Casey (bassista nei Bad Seeds e Grinderman), George Vjestica (chitarrista già al fianco dei Groove Armada) e il musicista David Sard.