
In occasione della presentazione della loro nuova tournée mondiale (vedi News), i Police hanno parlato della loro reunion.
“Fino al giorno prima di questa decisione non ci pensavo per niente, la mia testa era altrove. Una mattina mi sono svegliato e mi sono detto: ‘Chiamo Andy e Stewart e gli chiedo di andare in tournée’. Pensavo che li avrei colti assolutamente di sorpresa e che sarebbe stata una sorpresa per me e per il mondo, invece loro quasi se lo aspettavano. E’ stato interessante, è un processo molto terapeutico per me, perché è una parte della mia vita da cui sono scappato per venticinque anni, una parte importante”, ha spiegato Sting. “Non che le cose siano cambiate molto, ancora litighiamo sulla musica, io e Andy non siamo mai d’accordo sulle note. Ma siamo felici di ritrovare il palco insieme. Litigavamo perché ci tenevamo a fare la miglior musica possibile, ma a differenza di tanti altri gruppi che non nomineremo, come gli Eagles, noi non ci siamo mai odiati”.
Per Andy Summers i Police oggi apprezzano di più il suonare insieme: “Non c’è motivo per cui non dovremmo essere più bravi di venticinque anni fa”. (Fonte: la Repubblica)
“Fino al giorno prima di questa decisione non ci pensavo per niente, la mia testa era altrove. Una mattina mi sono svegliato e mi sono detto: ‘Chiamo Andy e Stewart e gli chiedo di andare in tournée’. Pensavo che li avrei colti assolutamente di sorpresa e che sarebbe stata una sorpresa per me e per il mondo, invece loro quasi se lo aspettavano. E’ stato interessante, è un processo molto terapeutico per me, perché è una parte della mia vita da cui sono scappato per venticinque anni, una parte importante”, ha spiegato Sting. “Non che le cose siano cambiate molto, ancora litighiamo sulla musica, io e Andy non siamo mai d’accordo sulle note. Ma siamo felici di ritrovare il palco insieme. Litigavamo perché ci tenevamo a fare la miglior musica possibile, ma a differenza di tanti altri gruppi che non nomineremo, come gli Eagles, noi non ci siamo mai odiati”.
Per Andy Summers i Police oggi apprezzano di più il suonare insieme: “Non c’è motivo per cui non dovremmo essere più bravi di venticinque anni fa”. (Fonte: la Repubblica)
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