
A un lettore che le chiedeva di commentare la notizia del ritrovamento di alcune sue musicassette nel covo di Bernando Provenzano, dalle pagine di "Vanity Fair" Mina ha risposto: “La verità? Sai che non mi dispiace? La musica è veramente di tutti. Le referenze qui non c’entrano”. “In questo caso”, fa poi sapere al quotidiano La Stampa, “non può valere la distinzione fra rock e lento. La musica passa comunque e ovunque, è l’ultima cosa che non permette tramiti. Arriva direttamente, e questo è il suo bello. Anche Bin Laden ascolterà musica, così come l’ascolta Bush. E’ per questo che non si può distinguere a priori, per categorie. Non si può dire che una musica vada bene per i geometri e gli imbianchini e non per i capi di Cosa Nostra”.
(Fonte: La Stampa)
(Fonte: La Stampa)
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