
Eliminati al secondo passaggio, Mario Venuti e gli Arancia Sonora hanno come consolazione il fatto che il loro brano, “Un altro posto nel mondo”, è attualmente il più trasmesso dalle radio italiane.
L’eliminazione brucia, dite la verità...
“Naturalmente, ma ci è parso beneducata accettare le regole del gioco e salire ugualmente sul palco per ringraziare il pubblico, anche da eliminati. Ci è venuto il sospetto di essere usati come personaggi di un reality show, ma ce lo siamo fatto passare”.
Ma non credete che sarebbe il caso di reintrodurre, almeno come correttivo, una giuria di esperti?
“Onestamente non sappiamo. Alla luce di quanto accadde anni fa agli Avion Travel, che vinsero solo grazie alla giuria di qualità, ci pare che entrambe le possibilità non siano prive di controindicazioni”.br>
E del fatto che molti rifiutano di far parte delle giurie demoscopiche di Sanremo cosa pensate?
“Mah, da quello che ci hanno raccontato, i giurati vengono praticamente ‘sequestrati’ per più di otto ore, e magari molti non hanno proprio voglia di vivere un’esperienza di questo genere...”
Secondo voi non sarebbe ora di cambiarlo, questo Festival?
“Mah, forse sì. Ma forse no: in fondo il Festival di Sanremo esiste proprio perché è così, demodé, kitsch, fuori dal tempo. Potrebbe essere più attento alle novità della musica italiana, ai cambiamenti del mercato: ma forse ha senso anche il fatto che a Sanremo vengano sconfitti quelli che poi ottengono maggiori soddisfazioni di pubblico e di critica. Vuol dire che il Festival dà comunque delle indicazioni interessanti: mette in luce, in un certo senso, chi viene eliminato. Speriamo che torni utile anche a noi”.
L’eliminazione brucia, dite la verità...
“Naturalmente, ma ci è parso beneducata accettare le regole del gioco e salire ugualmente sul palco per ringraziare il pubblico, anche da eliminati. Ci è venuto il sospetto di essere usati come personaggi di un reality show, ma ce lo siamo fatto passare”.
Ma non credete che sarebbe il caso di reintrodurre, almeno come correttivo, una giuria di esperti?
“Onestamente non sappiamo. Alla luce di quanto accadde anni fa agli Avion Travel, che vinsero solo grazie alla giuria di qualità, ci pare che entrambe le possibilità non siano prive di controindicazioni”.br>
E del fatto che molti rifiutano di far parte delle giurie demoscopiche di Sanremo cosa pensate?
“Mah, da quello che ci hanno raccontato, i giurati vengono praticamente ‘sequestrati’ per più di otto ore, e magari molti non hanno proprio voglia di vivere un’esperienza di questo genere...”
Secondo voi non sarebbe ora di cambiarlo, questo Festival?
“Mah, forse sì. Ma forse no: in fondo il Festival di Sanremo esiste proprio perché è così, demodé, kitsch, fuori dal tempo. Potrebbe essere più attento alle novità della musica italiana, ai cambiamenti del mercato: ma forse ha senso anche il fatto che a Sanremo vengano sconfitti quelli che poi ottengono maggiori soddisfazioni di pubblico e di critica. Vuol dire che il Festival dà comunque delle indicazioni interessanti: mette in luce, in un certo senso, chi viene eliminato. Speriamo che torni utile anche a noi”.
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