Mentre sembra che la lunga attesa per il nuovo disco dei Los Lobos sarà interrotta in primavera con il loro primo album per la Hollywood Records, i vari membri della band si divertono con progetti solisti o quasi.
Primo vero solista dei Lobos è il chitarrista Cesar Rosas, il cui “Soul disguise” è uscito da qualche settimana per la Rykodisc (un Cd dal sound classicamente anni Ottanta del gruppo, cioè tanto roots rock e un paio di ballatone cantate in spagnolo con la partecipazione del re della fisarmonica tex mex Flaco Jimenez).
L’altra mente del gruppo, David Hidalgo, pubblica invece a metà marzo “Houndog”, titolo omonimo del progetto blues da lui formato insieme a Mike Halby (già nei Canned Heat e nella band di John Mayall).
Nello stesso periodo il superprolifico Hidalgo pubblicherà anche il secondo episodio dei Latin Playboys, altro suo progetto collaterale questa volta dedicato alla musica ispano-americana. Il titolo è “Dose” ed è prodotto da Mitchell Froom e Tchad Blake, per cui si prevede un sound più sperimentale.
L’ultimo episodio in studio dei Los Lobos era stato “Colossal head”, uscito nel 1996.
Primo vero solista dei Lobos è il chitarrista Cesar Rosas, il cui “Soul disguise” è uscito da qualche settimana per la Rykodisc (un Cd dal sound classicamente anni Ottanta del gruppo, cioè tanto roots rock e un paio di ballatone cantate in spagnolo con la partecipazione del re della fisarmonica tex mex Flaco Jimenez).
L’altra mente del gruppo, David Hidalgo, pubblica invece a metà marzo “Houndog”, titolo omonimo del progetto blues da lui formato insieme a Mike Halby (già nei Canned Heat e nella band di John Mayall).
Nello stesso periodo il superprolifico Hidalgo pubblicherà anche il secondo episodio dei Latin Playboys, altro suo progetto collaterale questa volta dedicato alla musica ispano-americana. Il titolo è “Dose” ed è prodotto da Mitchell Froom e Tchad Blake, per cui si prevede un sound più sperimentale.
L’ultimo episodio in studio dei Los Lobos era stato “Colossal head”, uscito nel 1996.