Rosalía sfida il pop con “Lux”, tra misticismo e Björk
Ha permesso a Björk di entrare per la prima volta in carriera nella top ten classifica giornaliera delle canzoni più ascoltate a livello mondiale su Spotify. Non che a Björk servisse, sia chiaro: ma vedere il nome dell’artista islandese in mezzo a quelli dei fenomeni da classifica del momento è comunque bellissimo. L’ennesimo miracolo firmato Rosalía, l’artista che ha reso il flamenco pop, che ha portato in testa alle classifiche mondiali capolavori della musica popolare spagnola e latina come “La niña de fuego” di Manolo Caracol, “Delirio de grandeza” del cubano Justo Betancourt e “The sun of latin music” di Eddie Palmieri e tante altre belle cose. Insieme alla voce di “Hyperballad” - e all’icona della neopsichedelia statunitense Yves Tumor - la cantautrice catalana ha inciso “Berghain”, il singolo che ha anticipato l’uscita di “Lux”, il suo nuovo album, nei negozi e sulle piattaforme da questo venerdì, 7 novembre. È facile capire cosa abbia spinto Björk, che non si concede proprio spessissimo, a dire di sì a Rosalía (peraltro per la seconda volta in due anni: insieme incisero già nel 2023 quella “Oral” con la quale provarono a sensibilizzare sulla crudeltà e le conseguenze negative dell’allevamento di salmoni a cielo aperto). “Lux” è un esercizio musicale impegnativo, che ambisce a portare complessità nel pop e viceversa. È un disco concepito come una sinfonia, suddiviso in movimenti. In cui Rosalía mischia elettronica e archi, pop e classica, alto e basso, sacro e profano, cantando in tredici lingue diverse: non solo lo spagnolo, non solo l’inglese, ma anche il tedesco, l’arabo e pure il siciliano. Album così non ne escono tutti i giorni: «Il ritmo dell’industria musicale è molto veloce e il sacrificio, il prezzo da pagare, è molto alto. La forza motrice che ti spinge a continuare a fare musica, a continuare a creare, deve provenire da un luogo di purezza. Motivazioni come il denaro, il piacere, il potere, non le ritengo fertili. Non ne uscirà nulla che mi interessi veramente. Sono argomenti che non mi ispirano», spiega la 33enne musicista catalana.
Tra la mistica femminile e Biancaneve
L’ispirazione principale di “Lux” è la mistica femminile. Rosalía ha scritto i testi dei brani che compongono l’album leggendo le opere di pensatrici come la monaca tedesca Ildegarda di Bingen (vissuta nel dodicesimo secolo) e la filosofa Simone Weil. Il video di “Berghain”, magnifico, girato a Varsavia, racconta di una donna che affronta un lutto e lotta per ricomporre il suo cuore spezzato. Alla fine trova conforto e guarigione attraverso la sua spiritualità. Autobiografico? Chissà. In passato Rosalía ha avuto una relazione con Rauw Alejandro, cantautore e rapper portoricano insieme al quale nel 2023 pubblicò anche un Ep, “RR”. Agli insegnamenti delle filosofe e delle mistiche alle quali ha guardato, Rosalía ha unito un po’ di cultura pop: la clip cita alcune scene del classico Disney “Biancaneve e i sette nani”. Björk entra nel brano verso la fine, cantando in inglese: «The only way to save us is through divine intervention / the only way I will be saved is through divine intervention», «L’unico modo per salvarci è attraverso l’intervento divino / l’unico modo con il quale sarò salvata è attraverso l’intervento divino». Nel brano, inciso insieme alla London Symphonic Orchestra, compare anche il coro di voci bianche Escolania de Montserrat, uno dei cori di bambini più antichi d’Europa con sede nell'abbazia benedettina di Santa Maria de Montserrat vicino a Barcellona. Il Berghain che dà il titolo al singolo è un famoso club techno di Berlino, ospitato all’interno di un’ex centrale elettrica: è uno dei club underground più importanti al mondo, considerato un ambiente mistico, ermetico e quasi religioso all'interno della cultura elettronica. Nel contesto di “Lux”, “Berghain” sembra funzionare come un punto di incontro tra il divino e il profano: un luogo in cui la musica si trasforma in rito.
The stage designers of Berghain music video confirm the reference to Snow White.
— ROSALÍA archive (@rosaliaxarchive) October 28, 2025
The whole video refers to Snow White, not only the part with animals. pic.twitter.com/a8LVrwd0qs
Non a caso, Rosalía canta in tedesco: «Deshalb ist mein Herz so schwer», «Ecco perché il mio cuore è così pesante». In una lunga intervista al New York Times l’artista ha raccontato: « Amo viaggiare, amo imparare dagli altri esseri umani. Perché non dovrei provare a imparare un'altra lingua e a cantare in un'altra lingua, ampliando così il mio modo di essere una cantante, una musicista o un'artista? Il mondo è così connesso ». “Lux” le è costato due anni di lavorazioni . Già la scorsa estate Rosalía aveva messo in guardia i fan, spiegandogli che il successore di “Motomami” sarebbe stato un lavoro decisamente inaspettato. Nessuno, però, si aspettava che la musicista potesse alzare così tanto la sua asticella. L’album mischia la tradizione operistica e il pop ed è descritto da Rosalía «come un puzzle, come un labirinto» . La London Symphony Orchestra appare in tutto il disco, con arrangiamenti della vincitrice del Premio Pulitzer ed ex collaboratrice di Kanye West, Caroline Shaw . E chissà che a questo punto il tour legato a “Lux” non sia un tour nei teatri : «Io sono sempre in continuo cambiamento. Perché allora il mio suono non dovrebbe cambiare con me? E penso che i miei artisti preferiti, forse, siano quelli che non ti danno quello che vuoi, ma quello di cui hai bisogno», sottolinea la cantautrice.
Con “Lux” Rosalía sfida le mode e le tendenze del momento e fa ciò che un artista dovrebbe sempre fare: dividere, stimolare del dibattito . «È solo un altro modo di fare pop», spiega Rosalìa. Che con “Lux” dimostra che un altro modo di fare pop può effettivamente esistere: « Björk l'ha dimostrato. Kate Bush l'ha dimostrato. E devo pensare che quello che faccio è pop, perché altrimenti non credo di avere successo. Quello che voglio fare è fare musica che spero possa piacere a molte persone. Questo è il mio progetto ».