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Irama, il nuovo album: "La musica ha bisogno di tempo e studio"

"Crescendo mi allontano dalla forma beat": il cantante presenta "Antologia della vita e della morte"
Irama, il nuovo album: "La musica ha bisogno di tempo e studio"

"Antologia della vita e della morte" è il titolo del nuovo album di Irama, in arrivo a distanza di tre anni dall’ultimo lavoro in studio, "Il giorno in cui ho smesso di pensare", e a due dal disco collaborativo con Rkomi, "No stress". Il nuovo progetto discografico, in uscita oggi 17 ottobre, è un insieme di racconti, che esplorano temi legati alla vita e alla morte, seguendo un percorso narrativo.

“L’album è nato prima del titolo, ‘Antologia della vita e della morte’”, spiega Irama: “Il titolo deriva in parte dalla mia ammirazione per Fabrizio De André, pensando a quando trasse ispirazione dall'’Antologia di Spoon River’ per l’album ‘Non al denaro, non all'amore, nè al cielo’. In parte è anche dovuto a una conseguenza logica: il disco è un insieme di racconti, di vita e di morte. È un dualismo eterno, che fa parte dell'uomo, che attraversa culture e simboli: la bilancia, lo yin e lo yang, la luce e l’oscurità, il bene e il male. Il disco racchiude tante canzoni che trattano la vita e tante che trattano invece le sfumature della morte”. Per l’artista, all’anagrafe Filippo Maria Fanti, il nuovo lavoro di studio nasce quindi da un percorso personale legato alla perdita e al ricordo: “Come a tutti, mi è capitato spesso - purtroppo - di dire addio. Ma non ho mai imparato davvero a farlo. Forse per l’età, forse perché a livello personale non sono mai stato pronto a lasciar andare”, narra Irama: “Faccio fatica anche a lasciar andare questo disco: ci ho messo tanti anni e per me è stato un processo. Ma è stato bello, perché è stato un viaggio lungo, condiviso anche con chi è venuto ai miei concerti mentre continuavo a fare tour".

Sul lavoro di tre anni per completare l’album, in mezzo a Festival di Sanremo e tour, il cantante afferma poi:

È stato difficile rendere questo disco omogeneo. Scrivere mentre si è in tour è complicato, si vive costantemente in movimento. Da dieci anni non mi fermo mai e questo a volte aliena, oltre a privare della quotidianità. Per ritrovarmi ho dovuto cercare momenti di fuga: viaggiare, sparire per qualche giorno, vivere esperienze diverse. Tutto questo mi ha dato benzina per scrivere. In più ho voluto studiare, confrontarmi con musicisti, capire i suoni. Viviamo in un mercato velocissimo, per cui prendersi tre anni sembra una follia. Ma per me prendersi tempo è fondamentale. Per fare musica bisogna studiare, è importante arricchirsi. Certo, forse è anche una mia insicurezza: ho paura di deludere chi mi ascolta. Ma a un certo punto ho deciso di aprire la porta e far entrare le persone nella mia casa, con sincerità”.

Anticipato dai singoli "Ex" con Elodie, "Galassie", "Lentamente" e "Tu no", includendo anche altre due collaborazioni con Giorgia in “Buio” e Achille Lauro in “Arizona”, l’album “Antologia della vita e della morte” riflette un senso di nostalgia legato proprio ai ricordi. Dopo aver aperto le porte della propria casa al pubblico dell’Arena di Verona lo scorso 2 ottobre, in attesa di calcare il palco di San Siro a Milano il prossimo 11 giugno, con "Antologia della vita e della morte" il cantante accoglie gli ascoltatori all’interno di 14 canzoni. “La casa è perfetta per rappresentare il concetto di ricordo: è un archivio di memorie, un luogo dove i ricordi rimangono, dove basta un odore o un quadro per rivedere la propria vita”, sottolinea l’artista, all’anagrafe Filippo Maria Fanti: “È uno spazio intimo, che ti dà il tempo di coltivare i ricordi. Artisti o album che mi hanno ispirato a rievocare una sensazione di nostalgia e di ricordo ce ne sono tanti. La musica è fatta di ricordi”. E aggiunge: “Già sul palco dell’Arena di Verona, la casa era come un essere senziente. Il concetto di casa verteva proprio sul fatto di entrare nella mia vita personale e privata. E presentare anche gli ospiti come ospiti sacri, quindi come persone che facevano parte della mia vita. Ora, fin dalla copertina di ‘Antologia della vita e della morte’, c’è tutto il concetto della casa. Le foto che si intravedono nella copertina sono addirittura foto della mia infanzia”.

In questa casa, anche con il nuovo disco, gli ospiti sono ovviamente benvenuti. Insieme ad Achille Lauro, con una traccia descritta da Irama come “molto sessuale, cruda, un po’ folle, con sonorità rock e anche country”, il cantante apre l’album attraverso ritmo e luminosità. “Il brano ‘Arizona’ è nato a Los Angeles e poi si è sviluppato insieme a Lauro”, sottolinea Filippo: “Tra me e lui c’è rispetto e amicizia. Secondo me, ‘Arizona’ è sempre stata un'apertura perfetta per l'album, molto arrogante. Mi piaceva l’idea di entrare a gamba tesa, per poi raccontare tutto un disco molto più intimista, e forse molto più profondo”. Per "Antologia della vita e della morte", inoltre, Irama porta per la prima volta in un proprio progetto non una, ma ben due, voci femminili: “Ho collaborato poco con voci femminili, ma in generale non ho collaborato tanto”, riflette il cantante: “Mi sembrava giusto fare collaborazioni femminili, è stata una cosa molto naturale. Mi è piaciuto veramente tanto, anche perché Giorgia ed Elodie hanno delle voci splendide, e anche una personalità molto forte”. Soffermandosi sull’interprete di “Gocce di memoria”, il cantante aggiunge: “Nel caso di Giorgia è bello sentirla cantare questa canzone, spero arrivi alla gente: la canzone mi piace tantissimo e ho sempre pensato che fosse perfetta per lei”. Continua: “Per quanto riguarda Elodie, secondo me, ci siamo incontrati in un mondo che è territorio di entrambi. Per questo la canzone ‘Ex’ è anche uscita come singolo”.

Legandosi al concetto di “casa”, le stesse canzoni di “Antologia della vita e della morte” sembrano quasi delle stanze, ognuna con il proprio ambiente sonoro. Il progetto è però attraversato da una logica di dualismo e musica suonata, che guida anche la costruzione narrativa delle singole tracce componendo un’antologia. A tal proposito, Irama sottolinea:

Secondo me il fil rouge del disco è l’organicità. C’è tanta musica suonata: pianoforte, archi, strumenti veri. Più cresco e più mi allontano dalla forma beat. È bella, ma per quanto riguarda i miei lavori, mi piace proprio l'idea di sentire lo strumento e di avvicinarlo a una forma live”.

Raccontando anche gli ascolti che lo hanno più accompagnato ultimamente, il cantante aggiunge: “La ricerca c'è in tutti gli ambiti, sia a livello di musicisti che a livello di generi, di suoni, di melodie, di testi e di storie. Di recente mi sono innamorato di un artista spagnolo che si chiama Camarón de la Isla. Ho poi scoperto un disco che adoro, 'Lágrimas negras' di Bebo Valdés e Diego el Cigala. Lo ascolto e studio continuamente. La mia preferita è ‘La Bien Pagá’. Continuo sempre a cercare, a lasciarmi ispirare”.

Approfondendo l’aspetto sulla direzione musicale e artistica che ha intrapreso e che porta avanti con “Antologia della vita e della morte”, il cantante racconta. “È da un po' di anni, secondo me, che sto prendendo una forma, una direzione musicale. E questo disco è in grado di consolidarla, è un po' un sigillo”. L’idea di musica è per Irama quella di un corpo vivo, di un gesto fisico che prende forma in tempo reale e che darà carattere al lavoro per il concerto allo Stadio San Siro di Milano del prossimo anno: “Questo disco è perfetto per la forma live. Ormai sono in questa direzione da un po' di tempo e in questi tre anni ho vestito in mille modi i pezzi, ho suonato sempre di più, ho aggiunto sempre più musicisti alla band. Mi piace proprio la forma live, e mi sento sempre più vicino ai musicisti”, sottolinea l’artista che ridendo aggiunge: “Arriverò ad avere trenta persone sul palco, credo! Penso che sia il modo più bello per esprimere la musica live, almeno per il mio gusto. Ho già in mente cosa fare, sto iniziando a programmarlo, sto iniziando a prepararlo. Stanno cercando di tenermi con i piedi per terra perché fosse per me farei delle cose fuori di testa. Spero sia uno show che si ricordino le persone”.

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