Police: Sting citato in giudizio dagli ex compagni di band

Stando a quanto riportato dal "Sun", Sting è stato citato in giudizio dai suoi ex compagni nei Police per mancati pagamenti di royalties. L’ex frontman e principale autore della formazione di "Message in a bottle", con all'attivo una carriera di successo anche come solista, è stato portato in tribunale dal chitarrista Andy Summers e dal batterista Stewart Copeland, che chiedono un risarcimento “consistente” dopo anni di dispute legali tra gli ex compagni di band.
Nel riportare la notizia, il quotidiano britannico cita una fonte secondo la quale le azioni intraprese da Summers e Copeland “erano solo questione di tempo”. “Gli avvocati hanno tentato più volte di raggiungere un accordo extragiudiziale, ma non è stato possibile”, ha dichiarato la fonte sentita dal "Sun": “Andy e Stewart hanno deciso che non restava altra via se non quella del tribunale, quindi hanno fatto partire la causa. Dicono che gli siano dovuti milioni di sterline in royalties non percepite".
La causa, nella quale Sting compare come imputato insieme alla sua società, Magnetic Publishing Limited, è stata registrata presso l’Alta Corte di Londra, nella sezione dedicata a “contratti e accordi commerciali generali”.
Secondo quanto affermato da un portavoce dell'ex frontman dei Police, seppur senza fornire ulteriori dettagli sul caso, l'azione legale recentemente intrapresa non dovrebbe riguardare "Every breath you take", il classico della band dal suo ultimo album, "Synchronicity". Grazie al brano, singolo più venduto del gruppo con Sting accreditato come unico autore, il 73enne musicista, all'anagrafe Gordon Matthew Thomas Sumner, percepisce ancora oggi circa 550.000 sterline all’anno in royalties solo da quella canzone. A causa dei diritti della hit, Andy Summers e Sting sono stati a lungo coinvolti in un contenzioso.