Pogues, 40 anni di "Rum Sodomy & The Lash": esce una ristampa

Dopo averne festeggiato il quarantesimo anniversario con un breve tour nel Regno Unito, i Pogues hanno ora annunciato la ristampa di "Rum Sodomy & The Lash". La riedizione del secondo album della band, ormai orfana del frontman Shane MacGowan, è stata annunciata ieri - 5 agosto, esattamente quarant'anni dopo l'uscita originale.
La nuova ristampa del disco, originariamente prodotto da Elvis Costello, sarà disponibile in CD dal 19 settembre (negli Stati Uniti dal 24 ottobre), e in vinile dal 24 ottobre (negli Stati Uniti dal 28 novembre). Entrambe le versioni includono la tracklist originale, accompagnata da un disco bonus che raccoglie l’iconico EP "Poguetry in motion" insieme a brani registrati durante la sessione per Janice Long alla BBC nel luglio 1985. Inoltre, sono incluse le esecuzioni live di "A pair of brown eyes" e "Sally MacLennane", registrate al Barrowland di Glasgow nel dicembre 1987, oltre a un mix grezzo di una take esclusa da "Poguetry in Motion": la cover dei Pogues di "Do you believe in magic" dei The Lovin’ Spoonful. Saranno presenti anche le B-side dei singoli originali.
Dopo il tour britannico per celebrare "Rum Sodomy & The Lash", che alla sua uscita raggiunse la posizione numero 13 della classifica nel Regno Unito, i Pogues saranno impegnati in una serie di date Oltreoceano a partire da settembre.
Per le prime date della tournée celebrativa, lo scorso gennaio erano stati rivelati i nomi dei cantanti ospiti che avrebbero preso parte ai concerti, dopo la scomparsa del frontman Shane MacGowan, venuto a mancare il 30 novembre 2023, all’età di 65 anni. Tra coloro chiamati a unirsi ai membri originali James Fearnley, Jem Finer e Spider Stacy ci sono Nadine Shah, Iona Zajac, John Francis Flynn, Lisa O’Neill e Daragh Lynch dei Lankum. La formazione dal vivo si completa con i musicisti Holly Mullineaux (basso), Jordan O’Leary (banjo), Fiachra Meek (cornamuse/flauti – Alfi), John Dermody (batteria – Lankum) e una sezione fiati composta da Pete Fraser, Daniel Hayes e Ian Williamson.