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Robby Krieger ha parlato della morte di Jim Morrison

Il chitarrista dei Doors racconta cosa accadde nel 1971 al microfono di Billy Corgan
Robby Krieger ha parlato della morte di Jim Morrison

Il chitarrista dei Doors, Robby Krieger, ospite a 'The Magnificent Others', il podcast del frontman degli Smashing Pumpkins Billy Corgan, ha ricordato come la band apprese della improvvisa morte del suo leader Jim Morrison avvenuta a Parigi il 3 luglio 1971.

Questo il racconto del 79enne Krieger: "Quando abbiamo saputo che se n'era andato, non ci credevamo. Innanzitutto, giravano tutte queste voci su 'Paul McCartney è morto', e bla bla bla. Così abbiamo mandato il nostro manager, Bill Siddons, in Francia, a Parigi, per verificare. Sfortunatamente, non ha mai visto il corpo. Quindi noi continuavamo a pensare: forse sta davvero solo cercando di ingannarci tutti. Ma dopo un po', ci siamo resi conto della cosa."

Robby Krieger, tra gli altri argomenti, ha parlato della decisione della band di continuare a registrare musica anche dopo la morte di Morrison avvallata dalla Elektra Records, l'etichetta discografica dei Doors. "Quando Jim andò a Parigi, avevamo continuato a provare e suonare quasi ogni giorno. Avevamo realizzato un sacco di nuove canzoni che sarebbero state inserite nel prossimo album. Se a Jim fossero piaciute. Jack Holzman dell'Elektra Records (il CEO dell'etichetta discografica, ndr) fu d'accordo con tutta la faccenda e disse: 'Perché non pubblicate un altro disco? Jim mancherà a tutti. Dai, facciamoli, continuiamo così'".

Racconta ancora il chitarrista californiano: “Noi avevamo delle riserve. Voglio dire, è come se gli Stones continuassero senza Mick Jagger, o qualcosa del genere. Forse è stata un'idea stupida. Non lo so. Ma adoro davvero alcune delle canzoni presenti in quegli album.”

Le circostanze della morte di Jim Morrison ancora oggi sono poco chiare e hanno alimentato nel corso del tempo una moltitudine di ipotesi, alcune delle quali sconfinano nella leggenda. Performing Songwriter riporta che diversi testimoni oculari, tra cui Marianne Faithfull, hanno affermato che la morte di Morrison fosse dovuta a un'overdose accidentale di eroina. Di certo, sul suo corpo non venne mai fatta l'autopsia. Quando il manager dei Doors, Bill Siddons, arrivò qualche giorno dopo, trovò solo una bara sigillata e il certificato di morte.

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