"Twilight Hours": classico e notturno, tra Orbison e Bacharach

Registrato tra il 2010 e il 2018, “Twilight Hours” è il "Lost album" parallelo a “Western Stars” del 2019, il suo gemello nascosto. Un disco nato insieme a quello che sarebbe diventato l’album del 2019, ma che ne è stato separato per ragioni stilistiche e narrative: troppo “pop”, nel senso classico del termine: riferimenti a Bacharach, alla vocalità sofisticata di Roy Orbison. Complementare ma troppo diverso rispetto al racconto country-western che Bruce voleva portare avanti. Fu accantonato con un misto di ironia e consapevolezza: “Avevo pensato di pubblicarlo a San Valentino”, racconta Springsteen, a metà tra il serio e il faceto. Eppure, ascoltato oggi, “Twilight Hours” si rivela come uno dei dischi più coerenti e affascinanti del progetto Lost Albums. Non un semplice lato B, ma un concept a sé stante, con un’anima cinematografica, romantica e malinconica, che fa risuonare influenze mai così esplicite nel canone springsteeniano, come le ballate notturne di Sinatra.
La storia
Siamo nel 2010: Springsteen è nel pieno di una fase creativa feconda e poliedrica. Sta scrivendo tanto, guardando alla canzone pop d’autore americana degli anni ’60 e ’70, a nomi che tornano spesso anche nei suoi ascolti dichiarati. Nasce così un doppio progetto: da un lato le canzoni più “americane”, radicate nel West, nei deserti e nei miti del passato – che finiranno in “Western Stars”; dall’altro quelle più notturne, urbane, orchestrali, che prendono la strada del crepuscolo: “Twilight Hours”.
Il materiale viene inciso a più riprese tra il 2010 e il 2011, e poi ripreso in anni successivi, fino al 2018. Alcune canzoni erano già state abbozzate anni prima – come “I’ll Stand by You”, scritta alla fine dei ’90 per la saga cinematografica di Harry Potter – e rifiutata da J.K. Rowling che non voleva canzoni nei film tratti dai suoi libri. Altre come “September Kisses” e “Twilight Hours” arrivano proprio mentre Springsteen rifinisce il progetto gemello.
Alla fine Bruce decide di tenere per sé questo materiale, convinto che il tono “middle of the road” potesse spiazzare. In realtà, proprio quell’intenzione popolare, quella scrittura elegante e barocca, dà vita a un disco sorprendente, che solo oggi può essere apprezzato per quello che è: un altro pezzo della mappa emotiva del Boss.
Cosa contiene
Apre “Sunday Love”, ballata bacharachiana che suona come una dichiarazione d’intenti: archi, melodia ricercata, atmosfera vintage. La seguono brani che alternano malinconia e dolcezza, come “Late in the Evening”, “Lonely Town”, “Dinner at Eight”, fino alla splendida title-track, che condensa tutto il senso del progetto. In “Two of Us” si avverte l’eco di “Streets of Philadelphia”, mentre in “September Kisses” e “High Sierra” c’è la malinconia lirica di Roy Orbison. “Sunliner” e “Another You” sono chamber pop cinematografici, e la conclusiva “Follow the Sun” chiude il disco con una nota bossa nova, un tramonto con speranza.
La strumentazione è sontuosa ma mai ridondante: fiati, archi, voci femminili in controcanto, il tocco discreto di Max Weinberg e un cameo di David Sancious riportano alla luce lo spirito delle grandi ballate orchestrali del secolo scorso, ma con l’intimità di uno Springsteen che osserva la notte dalla finestra di casa, e racconta i suoi “broken characters”.
Perché ascoltarlo oggi
“Twilight Hours” è il disco di Bruce Springsteen che non sapevamo ci mancasse. Elegante, notturno, orchestrale, mostra un volto del Boss meno celebrato ma non meno sincero. È un omaggio al pop d’autore, alla canzone come forma sofisticata, alla vulnerabilità come cifra poetica. È un viaggio sonoro in una geografia indefinita, dove i personaggi non hanno più luoghi né miti a cui aggrapparsi come in "Western stars", ma solo le proprie emozioni. E per questo ci parlano ancora più direttamente.
Twilight Hours
1. Sunday Love
2. Late in the Evening
3. Two of Us
4. Lonely Town
5. September Kisses
6. Twilight Hours
7. I’ll Stand By You
8. High Sierra
9. Sunliner
10. Another You
11. Dinner at Eight
12. Follow The Sun