Anyma, il dj italo-americano che fa impazzire gli Usa

The Weeknd lo ha arruolato come direttore creativo del suo concerto del 7 settembre scorso allo stadio MorumBis di São Paulo, in Brasile, davanti a 70 mila persone. Con i suoi show allo Sphere di Las Vegas, i cui video hanno fatto il giro dei social per l’altissimo tasso di spettacolarità (grazie all’impiego di tecnologie di ultimissima generazione, compreso un display a Led a più alta risoluzione del mondo, alle spalle del musicista hanno preso vita robot, alieni giganti e quant’altro), in questi mesi ha venduto oltre 200 mila biglietti: è stato il primo artista di musica elettronica ad esibirsi nell’arena all’avanguardia diventata ufficialmente il posto in cui esibirsi negli Stati Uniti. Le sue hit contano 725 milioni di streams su Spotify e 320 milioni di visualizzazioni su YouTube. Dati, numeri e cifre che hanno attraversato l’Atlantico e sono arrivati pure qui, nel paese da dove suo padre, Francesco Milleri, attuale presidente esecutivo e amministratore delegato di EssilorLuxottica, è partito per diventare uno degli uomini d’affari più famosi al mondo. Oggi sulla pagina Wikipedia in inglese a lui dedicata si legge: «He is also the father of Italian-American DJ and record producer Matteo Milleri». Matteo Milleri è il vero nome di Anyma, il dj, nelle cui vene scorre sangue italianissimo, anche se lui è nato a New York City ed è cresciuto a Berlino, che da mesi sta facendo impazzire gli Stati Uniti, attirando su di sé l’attenzione e l’interesse dello show biz a stelle e strisce. Lo confermano le aspettative che circondano l’uscita, prevista per questo venerdì, del suo nuovo album “The end of the Genesys”.
Dai remix per Fred Again e Lana Del Rey al boom
Lui sui canali ufficiali parla del suo progetto come l’incarnazione di «una persona ibrida, che coesiste simultaneamente nei regni digitale e fisico». Prima di mettere in piedi Anyma, Milleri è stato per una decina d’anni uno dei due componenti del duo di dj e producer Tale of Us, composto insieme al collega Carmine Conte, conosciuto nel 2008 mentre studiava ingegneria del suono a Milano prima di condividere con lui i palchi di alcuni dei festival più importanti a livello mondiale. È stato nel 2021 che Milleri ha deciso di mettersi in proprio, fondando il progetto Anyma, inizialmente autofinanziandosi, prima di esplodere grazie a remix virali come quelli di “Turn on the lights again…" di Fred Again e di “Say yes to heaven” di Lana Del Rey e anche ad esibizioni spettacolari. L’Ep di debutto, “Claire”, è stato accompagnato dal «primo video musicale NFT a grandezza naturale ad alta definizione al mondo», creato dall'artista berlinese Marigoldff e IOR50 Studio.
Il senso del progetto, tra futurismo e utopia
Nel 2023 con l’album d’esordio “Genesys”, seguito subito dopo da “Genesys II”, ha iniziato a definire la sua cifra, esplorando i temi della tecnologia, della natura, dell’umanità, pensando e immaginando la sua musica proprio in funzione dei live: «Con i progressi tecnologici, si è assistito a un notevole cambiamento verso la creazione di esperienze immersive e multisensoriali per il pubblico. Gli elementi visivi sono diventati importanti quanto la musica stessa, consentendo una performance più olistica e coinvolgente. Mi impegno a superare costantemente i limiti di ciò che è possibile nelle performance musicali dal vivo - ha detto a Vogue - voglio che gli spettatori si sentano trasportati in un'altra dimensione, dove possano perdersi nella musica e nelle immagini, sperimentando un senso di euforia e connessione che trascende l'ordinario. Il mio obiettivo è creare uno spazio in cui le persone possano abbandonare le proprie inibizioni e immergersi completamente nel momento». Le immagini con umanoidi o cyborg che compaiono nei suoi show, spiega, rappresentano la sua visione di «un futuro utopico in cui tecnologia, natura e umanità avranno raggiunto un equilibrio anziché rivaleggiare tra loro. Credo fermamente che senza gli esseri umani la tecnologia non sarà mai in grado di funzionare appieno, e viceversa. Entrambi gli universi, umanità e tecnologia, sono complementari e non possono vivere separatamente».
I pregiudizi legati al cognome
In questi anni Anyma ha collaborato con artisti come Grimes, Yeat, Sevdaliza, Fka Twigs e stretto accordi anche con brand della moda. A proposito dell’ingombrante cognome, ha detto a EdmTunes: «La gente non conosce la mia storia. Credo che succeda con molti grandi artisti, come se fossero spuntati dal nulla. Ma in realtà, no, sono quattro o cinque anni di duro lavoro, e per me 15 anni. Non ci sono mai inciampato. Tutto si è concentrato su un momento cruciale, che credo per me sia questo ora. A volte va oltre le aspettative». In occasione degli show della residency allo Sphere ha presentato il singolo “Hypnotized”, in collaborazione con la popstar Ellie Goulding, che ora è contenuto nell’album “The end of the Genesys”: il singolo ha raggiunto il primo posto nella classifica Dance/Mix Show Airplay negli Usa, diventando la prima hit di Anyma a raggiungere la vetta di una classifica Billboard. Dopo essere stato uno degli headliner dell’Ultra Festival, tra gli appuntamenti più attesi dai seguaci della scena elettronica, ad agosto si esibirà allo Sziget di Budapest. La Bbc lo ha definito «la mente dietro alcuni dei generi dance più innovativi ed entusiasmanti del momento».