Tiny Desk Concerts: dieci performance da non perdere

Tiny Desk Concerts, il video format web di NPR, la radio pubblica americana con sede a Washington, si basa su un'idea semplice ed efficace: far suonare band e artisti all'interno di uno spazio adibito a ufficio. Le regole di ingaggio sono semplici e rigorose: non sono ammesse apparecchiature che amplificano il suono o la voce, come monitor vocali o auto-tune, le spese sono a carico degli artisti che non vengono ricompensati per le performance né rimborsati per il viaggio, è prevista una sola prova generale e l'esibizione dura circa 20 minuti.
La forza del format sta proprio in queste restrizioni e nel fatto che in quello spazio scarno gli artisti sono tutti uguali, a prescindere dai dischi venduti o dai Grammy vinti. È un format sfidante, per questo stuzzica i nomi coinvolti e li spinge a mettersi in gioco. Tiny Desk sta agli anni 10 e 20 come l'MTV Unplugged stava agli anni 90. Proprio mentre stiamo scrivendo queste righe è appena uscito il Tiny Desk di Beth Gibbons, un'artista che non è proprio “la più disponibile” nella scena contemporanea. E al primo ascolto sembra una performance eccellente. La magia dei Tiny Desk Concerts continua. Noi ne abbiamo selezionati dieci: sono tra i migliori, meritano di essere visti e ascoltati.
Tyler, The Creator (2018)
Il creatore di mondi dell'hip-hop riuscì a creare il suo immaginario anche negli uffici di Washington di NPR. Intanto registrò la sua performance di notte (caso unico) per avere una particolare atmosfera e diede vita a un singolare light design a seconda delle canzoni, prima blu e magenta, poi rossa e infine rosa per risaltare il bianco outfit dei musicisti. La sua esibizione, che coinvolse molto il pubblico, uscì in seguito alla pubblicazione dell'album “Flower Boy”. Da segnalare la band affiatata e le due straordinarie coriste/soliste.
Doechii (2024)
Nell'agosto 2024, Doechii pubblica "Alligator Bites Never Heal", un progetto da 19 tracce che fa cadere la mascella agli appassionati, e non solo. Celebrato per la sua diversità sonora e la profondità dei suoi testi, il disco esplora temi intimi come la sobrietà, l'identità e la pressione della fama. Sull’onda di questo gioiellino, l’artista di Tampa, con tanto di treccine tradizionali e una band tutta al femminile, mette in scena il suo Tiny Desk, che fa letteralmente il botto diventando virale. Chiude con "Black Girl Memoir", dedicata a tutte le donne nere del mondo.
Mac Miller (2018)
Pochi giorni dopo l'uscita del suo quinto album “Swimming”, Mac Miller onorò il mondo con la sua performance Tiny Desk. Portò con sé il suo collaboratore e amico abituale Thundercat e diversi altri membri della band per eseguire "Small Worlds", "What's the Use?" e "2009". Uno degli aspetti più interessanti di Tiny Desk è vedere rapper come Mac portare la loro creatività musicale a un livello superiore, che poi avrebbe portato in tour. Purtroppo, però, è scomparso a 26 anni poche settimane dopo questa performance. Da allora il Tiny Desk di Mac ha totalizzato oltre 105 milioni di visualizzazioni su YouTube.
Coldplay (2020)
Tiny Desk è anche l'occasione per blasonati artisti e band per far uscire una parte diversa di loro, senza troppe sovrastrutture e gigantismi. I Coldplay quindi si presentano negli uffici di NPR in formazione duo - Chris Martin alle tastiere e alla voce insieme al chitarrista Jonny Buckland – e un magnifico coro gospel di nove elementi. Il loro set di cinque canzoni includeva successi come "Cry Cry Cry", inni come "Viva La Vida" e una cover groovy di "1999" di Prince. Una bella sorpresa e una straordinaria performance.
Stromae (2022)
Difficile se non impossibile, in un ideale best of, non citare Stromae, che nel suo Tiny Desk ha eseguito quattro brani tratti dal disco “Multitude”, oltre a classico del suo repertorio, “Alors on danse”. La particolarità? Ad accompagnare l’artista c’era il coro bulgaro femminile Yasna Voices. Il tutto impreziosito dallo sforzo di musicisti off-screen che con pc, sintetizzatori e mixer hanno inciso sul live. Qualcosa che, si legge sul sito di Tiny Desk, non era possibile 15 anni fa, quando i concerti di Tiny Desk fecero il loro debutto. La prova musicale ha dunque richiesto molte ore di prove.
Ca7riel & Paco Amoroso (2024)
Se si è dei bravi musicisti, Tiny Desk rappresenta il palco perfetto per dimostrare al mondo il proprio talento, specialmente se non si vive in un Paese dalla grande ribalta. Lo ha capito il due argentino Ca7riel & Paco Amoroso che ha messo insieme una performance speciale di grande qualità con una band super rodata che mette insieme latin, progressive trap, orchestrazioni jazz, funk, elegante r&b, e un gran senso del groove. E dopo una settimana tutto il mondo sapeva chi fossero. E infatti quest'anno è stato uno dei migliori set del Coachella.
Anderson .Paak & the Free Nationals (2016)
C’è poco da dire: l’esibizione è stata talmente magica e acclamata da diventare un vinile a edizione limitata andato letteralmente a ruba e oggi estremamente raro. Con i Free Nationals, la performance include quattro dei brani più noti di Anderson: "Come Down", "Heart Don't Stand a Chance", "Put Me Thru" e "Suede", tutti e quattro i pezzi distribuiti su un lato A e un lato B. Schiacciare play, significa entrare in un mondo sonoro caldo e raffinato.
Erykah Badu (2019)
Le performance dal vivo di Erykah Badu non sono mai uguali, ma riservano ogni volta delle sorprese che le rendono degli eventi unici. Alla base c'è sempre una straordinaria fusione di neo-soul, jazz e hip-hop. La sua voce, la sua presenza e la capacità di fare show le conferiscono sempre un'aura di eterea magia. Al Tiny Desk avrebbe potuto andare sul sicuro e cantare le canzoni che i fan si aspettavano da lei. Invece opta per due brani contrastanti: la spavalda "Rimshot" e la malinconica break song divisa in tre suite "Green Eyes", la cui grandiosità vocale è esaltata dalla profonda e intensa interpretazione di Badu. Il risultato è che l'ufficio di NPR Music si trasforma nel jazz club dei sogni.
Idles (2019)
Un mix di amore e indignazione. Uno spazio in cui la rabbia furente della band di Bristol sembra essere recintata, ma non per questo impossibilitata a trasmettere emozioni. Joe Talbot ha raccontato che il loro brano d'apertura per il Tiny Desk, "Never Fight A Man With A Perm", tratto dall'album “Joy as an Act of Resistance”, è un'"esplorazione degli angoli più orribili del mio passato". Ci sono voluti solo pochi secondi perché il volto di Joe diventasse rosso sangue, mentre ringhiava, ed è rimasto così per i successivi 13 minuti, anche mentre faceva un inchino alla fine del primo brano.
Billie Eilish (2024)
Quattro anni prima Billie Eilish e il fratello Finneas, durante la pandemia, avevano “ricreato” la scrivania di Bob Boilen per un'edizione "domestica" del Tiny Desk di NPR. Nel 2024 i due fratelli sono passati dall’imitazione, obbligata dalle circostanze, alla realtà. Il loro primo Tiny Desk Concert è stato presentato con una performance intima di brani tratti da “Hit Me Hard and Soft”. “Tiny Desk! L’ho sempre sognato”, ha detto tra un brano e l’altro.