Perché "Anxiety" di Doechii è la canzone del momento

Oltre 250 milioni di ascolti a livello mondiale su Spotify in due mesi, vale a dire una media di 4 milioni di stream al giorno. 16 milioni di visualizzazioni per il videoclip ufficiale su YouTube in due settimane. 4,2 milioni di video caricati su TikTok con in sottofondo la hit. Sono i numeri di “Anxiety” di Doechii, la canzone del momento, di cui tutti parlano. E non solo per il successo che sta riscuotendo da quando, grazie a Will Smith, è diventata virale su TikTok (lo scorso marzo l’attore statunitense ha condiviso sui social un video in cui ricreava sulle note della canzone il famoso balletto di “Willy, il Principe di Bel-Air” insieme a Tatyana Ali, ricreando una delle scene più iconiche della sitcom che lo lanciò). Ma anche per il suo significato. Già, perché “Anxiety”, come il titolo stesso lascia intuire, parla di uno dei mali invisibili dei nostri tempi, che si lega al tema della salute mentale: l’ansia.
In “Anxiety” Doechii racconta la sua battaglia contro questo stato psichico: a volte vince lei, altre volte no. I versi della canzone ti tengono incollato all’ascolto: in alcuni momenti la rapper lascia che l’ansia «prenda il sopravvento», in altri reagisce. Paragona l’ansia a qualcosa che «cerca di zittirla», trasmettendo un senso di disagio. Ne è consapevole e cerca di contrastarne gli effetti: ma alla fine si arrende e accetta l’idea che l’ansia sia una spirale dalla quale non è affatto facile uscire.
“Anxiety” è diventata una sorta di empowerment, per chi soffre di disturbi legati al disturbo mentale. Del resto, in tutto il mondo si stima che in tutto il mondo soffrano di ansia 301 milioni di persone (in Italia la cifra si aggira intorno agli 8,5 milioni). Di fronte all’exploit, del tutto inatteso, della sua canzone, Doechii ha pure pensato di lanciare un sito invitando i fan a raccontare la propria esperienza con l’ansia per cercare conforto e dialogo. Lo ha battezzato anxietyiswatchingme.com, “l’ansia mi sta guardando”, come uno dei versi della canzone: «Doechii ha sperimentato in prima persona le sfide dell’ansia e utilizza la sua piattaforma per offrire risorse che possono aiutarti a trovare guida e strumenti per supportare la tua salute mentale. Questo è anche un luogo in cui puoi trovare conforto sapendo che ci sono altri che stanno affrontando il tuo percorso - si legge sul sito - nessuno deve percorrere il cammino da solo. Benvenuti in un luogo di connessione, guarigione e empowerment».
Il boom di “Anxiety”, dicevamo prima, è stato del tutto inatteso. Già, perché la hit ha una storia a dir poco particolare. Doechii lo scrisse campionando “Somebody that I used to know”, hit di Gotye e Kimbra datata 2011. La rapper lo pubblicò sul suo canale YouTube cinque anni fa, prima che la canzone fosse campionatya dal rapper Sleepy Hallow nel 2023 nel suo omonimo brano. È stato solo dopo aver trionfato, lo scorso febbraio, ai Grammy Award, diventando la seconda donna a vincere il premio come “Miglior album rap” - con il suo “Alligator bites never” - dopo la vittoria di Cardi B nel 2019, che Doechii si è decisa a ri-registrare “Anxiety” e a pubblicarla.
La canzone non sta spopolando solo negli Stati Uniti: ha conquistato anche le classifiche italiane (da settimane è tra le più trasmesse dalle radio). “Anxiety” su Spotify è stata aggiunta alla tracklist di “Alligator bites never”, l’album che Doechii ha pubblicato lo scorso agosto, raccontando la sua rinascita personale dopo aver avuto seri problemi di dipendenza dall’alcol: «L’alligatore esegue una manovra di rotazione nota come ‘rotolamento della morte’ per immergere e smembrare la sua preda sott’acqua. L'anno scorso ho rischiato di annegare nei miei stessi vizi. Questo disco è la mia rivincita», ha detto lei.