Caro Wow: "A volte ci si sente un cosplayer"
Da piccola i viaggi in macchina avevano sempre una colonna sonora. Claudio Baglioni, Gianna Nannini, Mina e Jovanotti con mamma, sempre e solo De André con papà. Crescendo si è avvicinata anche ad altri generi - Superorganism, Billie Eilish, Rosalìa, Charli XCX, per citare alcuni dei suoi artisti preferiti- ed è rimasta costante la curiosità per musica sempre nuova, fonte di stimolo e ispirazione. Oggi Caro Wow, artista classe 1999, nome d'arte di Carolina Spreti, ha fatto confluire il suo bagaglio musicale e le sue sonorità nel primo ep, “Mezza morta”.
Mezza morta
“Ho scelto il titolo dell’Ep quando abbiamo chiuso l’ultima traccia e ho capito che doveva essere il punto di partenza – racconta Carolina -. Quello di cui parlo in “Mezza morta” è il momento esatto in cui la mia vita è cambiata a causa della fine di una lunga relazione. Un momento in cui ho dovuto ricominciare da zero, ho iniziato il progetto Caro wow e ho conosciuto tutte le persone con cui collaboro tuttora - tra cui vorrei citare See Maw , produttore, e Dado Freed, direttore artistico insieme a Gimmy - sviluppando la mia idea di musica”. Mezza morta, così si è sentita Carolina in quel momento. “È mia abitudine vedere il lato positivo nelle cose e nell’essere mezza morta ci vedo la parte più bella, la parte wow di Caro che è rimasta viva e che vuole dimostrarlo. Volevo una parola che mostrasse una dicotomia e che esprimesse il sentimento condiviso da tanti ragazzi della mia generazione: di sentirsi da un lato pieni di aspettative e sogni e dall’altro schiacciati dalle prospettive future”.
La musica come terapia
Ma anche da problemi di cui ancora si parla troppo poco, come quello dell’anoressia e dei disturbi mentali. “In “Occhi grandi” parlo di quando avevo 15 anni e ho dovuto affrontare l’anoressia, anche se per tutta la vita ho combattuto e combatto tuttora con diversi disturbi come l’ansia, a cui ho dedicato un altro brano. I disturbi alimentari hanno segnato la mia adolescenza e ho scelto di parlarne per ringraziare tutte le persone che in quel periodo mi hanno sorriso e mi hanno dato speranza. Durante il ricovero non potevo ascoltare musica e di conseguenza ricollego i momenti più tristi della mia vita alla sua assenza, mentre quelli più belli hanno sempre avuto la loro soundtrack. Mia madre mi diceva che capiva quando ero felice perché mi sentiva cantare dal cortile”.
Essere autentici
Con la musica – già a partire dai singoli “Il tuo gatto”, “Loser”, “Quello che mi fai” e “Dark room” - Caro Wow ha costruito un mondo technicolor che l’ascoltatore oggi può esplorare attraverso le sei tracce dell’Ep in cui si mescolano sonorità elettropop e dance. “È nato tutto con il mio produttore, che ha portato questa anima e questi suoni – con cui mi sono trovata subito a mio agio - nel mio progetto. Mi sembra difficile categorizzare la musica, la mia è stata definita “cyber pop” e mi è piaciuto”. Il disco è stato aperto dal singolo “Cosplay love”, un banger pop che parla di come a volte ci si senta un “cosplayer” di se stessi e di come ci si crei uno scudo protettivo per affrontare la realtà. “Penso che questo brano ci porti a interrogarci su cosa sia l’autenticità. Per me Caro Wow corrisponde al cento per cento a Carolina e non potrebbe essere altrimenti, quando non succede mi sento in gabbia. Considero Caro Wow la parte migliore di Caro, quella che mi piace far vedere. Quella, appunto, autentica”.
Il feat con Sethu
Per l’unico feat dell’Ep, “Non lo diresti mai”, Carolina ha scelto l’amico di una vita Sethu. “Ci conosciamo da moltissimi anni e siamo amici. La collaborazione è nata tempo fa e ha dato vita a uno dei miei pezzi preferiti. Sono felice che sia l’unico featuring dell’Ep perché per me è una persona importantissima, uno dei pochi artisti autentici che stimo professionalmente e come persona. Penso che abbia portato freschezza in questo progetto, come in tutto quello che fa”. La pubblicazione del primo Ep non è di certo un traguardo, anzi. Carolina è pronta a rimboccarsi le maniche e a prepararsi per i live che la aspettano questa estate e di cui presto annuncerà le date.