Billy Corgan e l’opera di “Mellon Collie”: “Non è una rock opera”

A margine di una recente intervista con con Paris Schutz di “Fox 32 Chicago”, il frontman degli Smashing Pumpkins Billy Corgan ha parlato della sua decisione di collaborare con la Lyric Opera of Chicago per celebrare il 30º anniversario del monumentale doppio album della sua band, “Mellon Collie and the Infinite Sadness”, con una trasposizione in opera lirica.
Riguardo a come è nata la collaborazione, come trascritto da Blabbermouth.net, Corgan ha raccontato: “Alcuni amici che hanno contatti con persone della Lyric mi hanno chiesto: ‘Ti piacerebbe mai farci qualcosa? Hanno davvero bisogno di nuova energia che venga dall’esterno. È risaputo che il mondo dell’opera e della musica classica sta attraversando un periodo difficile rispetto alla cultura generale – cosa che capisco e rispetto, essendo io stesso un fan dell’incredibile repertorio che viene spesso eseguito alla Lyric e con la Chicago Symphony Orchestra. La mia prima reazione è stata: ‘Loro non vorranno mai lavorare con me. Che cosa potrebbero volere da me?’. E invece, per vie traverse, è tornata indietro la voce che volevano davvero discuterne. Così ci siamo incontrati e abbiamo fatto una sorta di riunione di presentazione. E credo che siamo usciti da quell’incontro pensando tutti: ‘Ok, potrebbe funzionare’. Abbiamo trovato un punto di incontro”.
Alla domanda su come intende adattare “Mellon Collie and the Infinite Sadness” in un’unica produzione teatrale, Corgan ha risposto: “Bella domanda. Penso che la prima cosa da fare sia affrontare il tema musicale, creando un filo conduttore musicale che racconti una storia a livello compositivo. Una volta fatto quello, si può capire come metterlo in scena e strutturarlo. Non stiamo cercando di farne una sorta di operetta. Credo che la narrazione musicale e quella testuale bastino a raccontare una storia”. Ha aggiunto: “L’album è stato scritto come una sorta di mitiche 24 ore nella mente di qualcuno. Quindi penso che, a seconda di come funziona la musica a livello modulare, l’intero lavoro reggerà. Ma solo dopo averlo sentito tutto insieme potrò apportare gli aggiustamenti necessari”.
Billy Corgan ha quindi sottolineato di non voler realizzare una semplice “rock opera” di “Mellon Collie and the Infinite Sadness”, magari con qualche arrangiamento per archi qua e là. Il frontman degli Smashing Pumpkins ha chiarito:
"Questa è una trasposizione completa nel mondo classico e operistico. La prima cosa che ho detto alla Lyric è stata: non voglio che l’opera diventi rock. I miei fan non vogliono vedere una cosa del genere. Io non voglio vedere una cosa del genere. Ho visto altri gruppi provarci e, secondo me, i risultati sono sempre stati un po’ altalenanti. È interessante, certo. Ce lo hanno proposto anche a noi, e ho sempre rifiutato. Questa, però, è un’opportunità unica per reinterpretare il mio lavoro in modo tematico ed estetico in un contesto musicale completamente diverso. E questo, per me, è tipo: ‘Oh mio Dio’. Mi esplode la testa, perché da compositore, la versione Smashing Pumpkins è solo una delle versioni delle canzoni che ho scritto. E avendole suonate per più di 30 anni, le ho già eseguite in tanti modi diversi – più lente, più veloci, più elettroniche, eccetera. Quindi so che si adattano. Per questo sto lavorando con un vero arrangiatore d’archi proveniente da quel mondo: sarà lui a decodificare le melodie”.
“A Night of Mellon Collie and the Infinite Sadness” è descritto nel comunicato stampa come “una nuova commissione ispirata a uno dei più grandi album alternative di tutti i tempi. Sentirete Corgan e ospiti speciali insieme al suono epico dell’Orchestra e del Coro della Lyric Opera of Chicago in un’esperienza sonora e visiva completamente nuova. Che siate fan degli Smashing Pumpkins e curiosi di ascoltare la loro musica in una dimensione sontuosa, o che vogliate semplicemente vivere un’opera nuova ispirata all’inaspettato, questo sarà uno degli eventi culturali imperdibili della stagione”.
Lo spettacolo sarà in scena per sole sette serate, dal 21 al 30 novembre 2025. Corgan reimmagina il suo capolavoro sfruttando tutte le risorse tecniche e artistiche della Lyric Opera, per un’esperienza immersiva che sfuma i confini tra opera, rock e arte performativa. Con nuovi arrangiamenti e orchestrazioni firmati da Corgan e James Lowe, che dirigerà anche l’orchestra, oltre ai costumi della House of Gilles a cura di Gilles e Chloé Mendel Corgan, queste rappresentazioni promettono di accrescere ulteriormente la leggenda dell’album originale ed espandere il concetto stesso di opera lirica.