Nick Mason: “Avremmo dovuto fare più live di “The Dark Side””

Lo storico batterista Nick Mason non ha molti rimpianti rispetto agli anni passati con i Pink Floyd e alla loro carriera.
Ma uno ce l’ha e glielo ha fatto ricordare il ritorno nelle sale cinematografiche di “Pink Floyd: Live at Pompeii”, originariamente pubblicato nel 1972.
La successiva versione del 1974 includeva scene in cui i Pink Floyd erano in studio al lavoro su “Dark Side of the Moon” pubblicato nel marzo 1973. Quello fu l’unico episodio “cinematografico” relativo a quel disco. I Pink Floyd infatti non avrebbero pubblicato una versione live di “Dark Side of the Moon” fino al film concerto “Pulse” del 1995, disco e DVD usciti molto tempo dopo la partenza di Roger Waters (1985). Il concerto del 20 ottobre 1994 all'Earls Court Exhibition Centre di Londra, da cui fu estratto il materiale discografico audio e video, fu trasmesso in diretta tv mondiale (in Italia fu appannaggio di RAI 2).
Da qui il rammarico del batterista che dice: "Probabilmente avremmo dovuto prenderci più tempo, avremmo dovuto passare più tempo a suonare “Dark Side” dal vivo e non preoccuparci di tornare in studio per fare “Wish You Were Here” (settembre 1975)", racconta Mason a Rolling Stone UK. "In realtà abbiamo trascorso un bel po' di tempo in studio e non ci siamo divertiti molto, mentre avremmo potuto tirare fuori le cose con un po' più di calma, fare più lavoro dal vivo sul disco del 1973 e filmarlo".
“Pink Floyd: Live at Pompeii” aveva una grande tipicità, con la band che si esibiva da sola, senza il pubblico nei resti dell’anfiteatro romano nella città archeologica. Sfortunatamente il film non fu redditizio e questo potrebbe aver contribuito alla riluttanza dei Pink Floyd a realizzare un altro film concerto.
"Credo che non ci fossimo resi conto di quanto fosse una buona idea filmare le cose che facevamo", dice Mason. "Forse è perché il film non ci ha fruttato nulla, ma è un vero peccato che non abbiamo speso un po' di più per fare l'equivalente con “Dark Side of the Moon”".
Da allora Mason è tornato a Pompei, esibendosi il 24 luglio 2023 al Teatro Grande con i Saucerful of Secrets, la sua band che riprende i primi Pink Floyd. Anche David Gilmour è tornato in quel luogo con due concerti il 7 e 8 luglio del 2016, che ritroviamo nel CD/DVD “Live at Pompeii” pubblicato nel 2017.
L'anno scorso Nick Mason e soci hanno fatto una tournée di 35 concerti, con una tappa alla Royal Festival Hall di Londra.
Per il 2025 il batterista non si aspetta lo stesso tipo di programmazione. "In realtà non sappiamo cosa ci aspetta", ammette Mason, 81 anni compiuti. "Probabilmente l'anno scorso abbiamo fatto un po' troppo. Tutti erano esausti. Sicuramente vorremmo fare altre cose. Si tratta solo di trovare le cose giuste".
La riedizione di “Pink Floyd: Live at Pompeii” (che sarà nelle sale italiane dal 24 al 30 aprile) è il primo progetto su larga scala da quando la Sony ha acquistato il loro catalogo per circa 400 milioni di dollari. Il film è stato restaurato dalle copie originali da 35 mm, rimasterizzato in 4K, remixato da Steven Wilson e reintitolato “Pink Floyd at Pompeii: MCMLXXII”.
Mason è soddisfatto dell'affare della cessione dei diritti. "Credo di essere ancora convinto che la vendita del catalogo sia stata una buona idea", afferma. "Penso che Sony se ne occuperà meglio di noi. Passeremmo troppo tempo a discutere".