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C'è un filo rosso che lega i Maneskin e Lucio Corsi: è Ottomano

Il grande pubblico televisivo lo ha conosciuto come chitarrista e co-autore del cantautore toscano.
C'è un filo rosso che lega i Maneskin e Lucio Corsi: è Ottomano

C’è un filo rosso che collega i Maneskin, vincitori dell’Eurovision 2021 con “Zitti e buoni”, a Lucio Corsi, che quest’anno rappresenterà l’Italia sul palco della manifestazione internazionale organizzata in Svizzera: si tratta di Tommaso Ottomano, a cui il grande pubblico ha dato un volto perché chitarrista, produttore e co-autore del cantautore toscano, con lui sotto i riflettori dell’Ariston. E saranno insieme anche sotto quelli dell’Eurovision dove presenteranno “Volevo essere un duro”, di cui il musicista ha anche girato il video. “Tommaso è l’unico con cui riesco a scrivere canzoni”, così lo ha presentato Corsi. Ottomano, che fa parte del roster Sugar Music Publishing, classe 1990, è un creativo a 360°, una figura camaleontica ed estremamente interessante per il panorama musicale, ma non solo. In Italia, infatti, è noto principalmente per la sua attività di regista, strettamente legata al mondo della musica. Ha scritto e diretto molti dei videoclip più sperimentali e avvincenti degli ultimi anni per artisti come Måneskin, Lucio Corsi, Jovanotti, Chiello e Baustelle, vincendo per due volte di seguito il premio come “Regista dell’anno” ai Videoclip Music Awards. Proprio i Maneskin hanno trionfato agli MTV Video Music Awards 2023 nella categoria Best Rock Video grazie alla clip di “The Loneliest”, pezzo contenuto nel loro album “Rush!”, battendo cinque gruppi leggendari: Muse, Metallica, Linkin Park, Foo Fighters e Red Hot Chili Peppers. Quel video è stato scritto e diretto da Ottomano.

Ha inoltre realizzato i cortometraggi originali “Paura” per Cam Sugar, distribuiti da Mubi, ispirati alle colonne sonore del cinema italiano degli anni ’70. Ma Tommaso è soprattutto autore e regista di campagne pubblicitarie memorabili per marchi di moda del calibro di Prada, Gucci, Versace, Armani, Missoni, Bulgari, Roberto Cavalli e Moncler, di cui ha curato anche la parte sonora. “Mio padre è carpentiere, mia madre ha un negozio di vestiti. Lei è sempre stata estremamente creativa con abiti e lavori manuali: avrebbe potuto creare un proprio brand, ma non ha mai avuto questa ambizione. Mio padre invece si è inventato una festa di paese. Credo che entrambi, involontariamente, mi abbiano trasmesso qualcosa”, ha raccontato a WuMagazine nel 2023. Il suo talento musicale lo ha condotto a collaborare in qualità di musicista, produttore, compositore e art director con vari artisti della discografia italiana, tra cui Lucio Corsi, Ginevra e Chiello, di cui ha curato la direzione artistica dell’ultimo album e composto con lui brani come “Limone” e “Stanza 107”.

La poliedricità e la tendenza alla sperimentazione di Ottomano gli consentono di operare su diversi livelli all’interno del settore creativo, mantenendo una linea artistica coerente, unica e profondamente riconoscibile. Ma come è arrivato ai videoclip? “Ho iniziato con Lucio Corsi e altri artisti più piccoli in Toscana – ha proseguito nell’intervista - io e lui siamo nati nello stesso paese: l’ho seguito fin dall’inizio nella direzione artistica e ho prodotto e scritto con lui le canzoni del suo ultimo album. Arrivato a Milano non conoscevo nessuno, ma me la sono cavata: se hai la cazzimma fai tutto. Quando è uscito ‘L’amore e la violenza’ dei Baustelle mi è venuta un’idea per l’intro dell’album ‘Love’: ho girato a casa il video in cui la mia ragazza lecca il vetro della doccia. Ho trovato il modo, tramite contatti comuni, di farlo vedere a Francesco Bianconi, che si è gasato e mi ha chiesto di girare il successivo. La prima produzione vera che ho realizzato è stata quindi quella del videoclip de ‘Il vangelo di Giovanni’”.

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