Calibro 35: un amore smodato per il groove

Un simbolo di rigenerazione e rinascita, di versatilità e introspezione. È il ramarro, l’animale evocato da uno dei progetti musicali più interessanti in circolazione. È uscito “Reptile Strut”, il nuovo singolo dei Calibro 35, la band composta da Tommaso Colliva, Enrico Gabrielli, Massimo Martellotta e Fabio Rondanini che in 18 anni di carriera si è imposta per tecnica e amore smodato per il groove, annullando ogni possibile contraddizione fra coerenza ed eclettismo, fra rigore esecutivo e libertà creativa. Proprio il ritmo, con un ottimo bilanciamento tra parti dense-strumentali e momenti più leggeri e melodici, è il vero cuore della nuova canzone. Si tratta di un pezzo dalle diverse anime che, nella sua globalità, è attraversato da una continua scossa sonora. Il brano anticipa il prossimo album in studio dal titolo “Exploration”, la cui uscita è prevista il prossimo 6 giugno.
Quello annunicato è il nono capitolo nella discografia della band, un lavoro che segna il ritorno alla label indipendente Record Kicks e che vede la partecipazione di Roberto Dragonetti al basso. “Il ramarro è un sauro dal colore verde acceso, rapidissimo nei movimenti, ha un incedere scattante e cambia spesso il passo. Per questo è difficile catturarlo. ‘Reptile Strut’ parte da queste premesse. Ha un DNA preciso, ossia la passione per il groove ma anche la voglia di sperimentare che determina un continuo cambio di passo, di stili, di mondi musicali da esplorare in continuo mutamento". Così i Calibro 35 presentano una traccia strumentale granitica e cangiante al tempo stesso: per usare un termine d’altri tempi si potrebbe definire un brano jazz/rock, che gioca sull’interazione fra i musicisti, sulla compattezza di basso e batteria, sulla chitarra funky, sulle evoluzioni dei fiati e sulla dimensione quasi onirica delle tastiere.
“Negli ultimi tempi abbiamo ingerito una grande quantità di musica. Grazie alla produzione di colonne sonore abbiamo messo i nostri strumenti in funzione di storie da raccontare e immagini da vedere. Grazie - anche - all'invito a diversi festival italiani ed europei, ci si è confrontati con un mondo ampio, ampissimo come quello del jazz. Abbiamo tenuto le orecchie aperte, assaggiato tutto quello che potevamo, cercando di capire cosa avremmo potuto inserire nel nostro linguaggio”, aggiungono i Calibro 35. “Reptile Strut” è dunque la porta di ingresso al nuovo album “Exploration” che rappresenta un ideale sviluppo del precedente EP “Jazzploitation”. Come dire, dallo “sfruttamento”, dalla “fulminea rapina” compiuta nella banca del jazz alla tensione verso l’esplorazione di ulteriori orizzonti, mantenendo un’attitudine e un’ispirazione jazzistica, ma volgendo lo sguardo verso una molteplicità di possibili approdi.