“Tutta l’Italia” di Gabry Ponte, un festival di luoghi comuni

«Siamo dei bravi ragazzi, a posto / spaghetti, vino e padre nostro», recita un verso. E ancora: «La Gioconda ride, va bene, ma lei sta a Parigi». Per la cronaca: la Monna Lisa compare anche sulla copertina del singolo, ritratta con una chitarra tra le braccia. Alle sue spalle, sventola il tricolore. Ad un certo punto, nel testo si cita anche il «beato santissimo Craxi». E un verso fa: «Avanti, popolo, avanti». Il testo in questione è quello di “Tutta l’Italia” di Gabry Ponte, prima jingle dell’ultimo Festival di Sanremo e ora hit che ambisce a conquistare l’Eurovision Song Contest, la kermesse continentale vista ogni anno da 160 milioni di spettatori. Sabato sera al Teatro Nuovo di Dogana il 51enne dj torinese sarà tra i 20 artisti che parteciperanno a Sanmarino Song Contest (no, l’unione tra “San” e “Marino” non è un errore, ma un modo da parte degli organizzatori per fare il verso a Sanremo), il concorso con il quale il microstato sceglie il proprio rappresentante all’Eurofestival. Per staccare il biglietto per volare a Basilea Gabry Ponte a Sanmarino Song Contest - diretta su San Marino Rtv al canale 831 del digitale terrestre, ma anche su Rai Radio2 e RaiPlay, con la conduzione di Francesco Facchinetti e Flora Canto - dovrà battere la concorrenza di altri personaggi ampiamente noti al pubblico televisivo italiano: tra questi Pierdavide Carone (fresco vincitore di “Ora o mai più” su Rai1, in gara con “Mi vuoi sposare?”, Marco Carta (ex vincitore del Festival di Sanremo, in gara con “Solo fantasia”) e Boosta dei Subsonica (con “BTW”). Eppure la sola presenza dell’ex Eiffel 65 tra gli artisti in gara ha acceso l’entusiasmo degli eurovisioners, così come si chiamano i fan della kermesse continentale.
I commenti degli utenti internazionali
Basti leggere i commenti sotto al video della canzone, su YouTube, che in due settimane ha superato quota 6 milioni di visualizzazioni. Molti arrivano dall’estero. «San Marino vincerà l’Eurovision per la prima volta, credetemi», scrive un utente. «San Marino che manda all’Eurovision il jingle di Sanremo sarebbe una cosa selvaggia», scrive un altro. E uno spagnolo: «Per favore San Marino, abbiamo una missione: “Tutta l’Italia” a Eurovision. Dodici punti dalla Spagna». Una ragazza francese scrive: «Sono francese, ma i miei nonni sono italiani e il mio cuore con questa canzone è in Italia». Del resto, i versi del testo di “Tutta l’Italia” incarnano esattamente la percezione che il pubblico internazionale ha del nostro Paese. E in questo la hit di Gabry Ponte non è poi così diversa da “Espresso macchiato”, il brano dell’estone Tommy Cash finito al centro delle polemiche, in Italia, per le accuse di omaggio di dubbio gusto all’insegna di stereotipi come spaghetti, pizza e mafia.
Il ritratto dell'italiano
Scritto da Gabry Ponte e Andrea Bonomo insieme a Edwyn Roberts, che nel 2020 vinse il Festival di Sanremo con “Fai rumore”, cantata da Diodato, prima di firmare tormentoni come “Dove si balla” di Dargen D’Amico e “Ma non tutta la vita” dei Ricchi e Poveri, il brano fa leva su luoghi comuni non troppo distanti da quelli di “Espresso macchiato”. Con tanto di omaggio a Toto Cutugno e alla sua “L’italiano”. Il compianto cantautore cantava: «Lasciatemi cantare con la chitarra in mano». In “Tutta l’Italia” un verso dice: «Lasciateci ballare con un bicchiere in mano». «Mi piace l'accostamento del ritratto dell’italiano. Toto Cutugno diceva “Lasciatemi cantare”, io “lasciatemi ballare” perché faccio il dj», ha detto Gabry Ponte al Corriere della Sera.
L'esclusione, l'idea di Carlo Conti e il cantante mascherato
Gabry Ponte aveva presentato “Tutta l’Italia” a Carlo Conti affinché la prendesse in gara al Festival di Sanremo 2025. A rivelarlo è stato lo stesso conduttore e direttore artistico della kermesse a Fanpage: «Lui era un deejay e non si capiva chi potesse cantarla». Alla fine Conti ha avuto un’idea: usare il brano come jingle del Festival. Così nel giro di una settimana “Tutta l’Italia” è diventata un tormentone. «Tutta l'Italia, tutta l'Italia, tutta l’Italia - Eh!»: alzi la mano chi non l’ha canticchiata almeno una volta, cedendo - nonostante le resistenze - alla melodia ultraorecchiabile e al ritmo martellante della hit, che la sera della finale del Festival di Sanremo l’ex Eiffel 65 ha portato pure sul palco dell’Ariston, facendosi accompagnare da un cantante mascherato (no, non Anonimo Italiano, ma Andrea Bonomo, visto in gara a Sanremo nel 2008 tra i giovani con “Anna”, prima di firmare successi per Eros Ramazzotti, Marco Mengoni, Nek, Emma, Annalisa, lo stesso cantante che canta nel singolo). Ora “Tutta l’Italia” potrebbe prendersi una rivincita, proprio grazie a San Marino. Il 28 giugno il dj sarà in concerto per la prima volta in carriera allo Stadio San Siro di Milano. Chissà che non ci arrivi da vincitore dell’Eurovision: la storia avrebbe del clamoroso.