Ecco perché Sam Fender stima Adam Granduciel dei War On Drugs
Sull’onda dell’energia della realizzazione dell’ultimo disco Sam Fender non vede l'ora di tornare in studio per realizzare il suo prossimo album. Il vincitore del BRIT Award ha appena pubblicato il suo terzo lavoro in studio "People Watching" e ha rivelato di avere già carico di nuove canzoni pronte e in attesa.
Per il seguito di "Seventeen Going Under" del 2021, il trentenne rocker britannico ha lavorato con uno dei suoi idoli, Adam Granduciel dei War On Drugs, che è stato uno dei produttori.
Alla domanda su come sia riuscito a coinvolgere la star indie Adam Granduciel, Fender ha risposto al "The Zane Lowe Show" su Apple Music 1: "Oh, cavolo! È stato un onore. Voglio dire, era uno dei miei più grandi eroi. La prima volta che ho ascoltato “Lost in The Dream” (disco del 2014 dei War On Drugs) ero molto malato all'epoca e sono stato in ospedale per un po' e per tutto l'anno che ho passato a riprendermi quel disco è stato l'unica cosa che ho ascoltato davvero. Quindi la sua musica significa molto per me. La prima volta è stata una di quelle cose strane. Pensavo: "Mi piacerebbe lavorare con lui, ma so che non ha mai prodotto al di fuori dei War on Drugs".
"Nel Nord-Est - ha proseguito Fender - abbiamo un detto che recita 'shy bairns get nowt', ovvero i bambini timidi non ottengono nulla. E mi sono detto: 'Devo solo contattarlo e vedere se è d'accordo'. Così ho chiesto alla casa discografica e l'ho contattato, ero al telefono e gli ho detto: "Senti, mi piacerebbe che tu lo facessi". Poi abbiamo parlato e ci siamo resi conto che entrambi ascoltiamo le stesse cose o semplicemente tutti i riferimenti, tutta la musica che amiamo sono cose come Tom Petty e i Replacements, Springsteen e Dylan e i Waterboys.
Ha proseguito: "E poi è stato come se avesse molto senso, così quando abbiamo iniziato, è successo tutto molto velocemente e questo è sempre un grande segno per me. Mi sembra che se le cose si muovono velocemente, allora sai che stanno accadendo. Poi appena hai finito, è come cancellare l'hard disk nella tua testa e ora sono pronto a fare un altro disco. Voglio solo tornare in studio, se devo essere sincero. Ho già un sacco di nuove canzoni.”
Sam Fender, che ha aperto i concerti di Springsteen del 2023, sarà in Italia il prossimo 13 marzo a Bergamo. Il musicista britannico avrebbe già dovuto esibirsi da headliner nel nostro paese sull’onda del successo ottenuto in apertura a Springsteen ma purtroppo quella data milanese (23 maggio 2023 al Fabrique) fu cancellata all’ultimo momento e mai recuperata.