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Liam Payne: prosegue la vicenda legale per la sua morte

In Argentina i cinque rinviati a giudizio accusati dal tribunale fanno appello
Liam Payne: prosegue la vicenda legale per la sua morte

Prosegue la vicenda legale, in corso in Argentina, legata alla morte di Liam Payne, l'ex cantante dei One Direction. L’ultima mossa processuale è degli avvocati dei cinque rinviati a giudizio che hanno fatto appello contro le denunce formalizzate a fine dicembre dalla giudice Laura Bruniard. 

Payne morì il 16 ottobre 2024 per una caduta dal terzo piano dell'hotel Casa Sur di Buenos Aires dopo aver consumato alcol e droghe

L'autopsia ha stabilito che la causa del decesso è stata un "trauma multiplo" e un'"emorragia interna ed esterna", come conseguenza della caduta dal balcone dell'hotel. I referti dell’esame autoptico hanno stabilito che Payne potrebbe essere caduto in uno stato di semi-incoscienza o di totale incoscienza. 

L'ufficio del procuratore ha dichiarato che questo esclude la possibilità di un atto cosciente o volontario da parte di Payne e ha concluso che il cantante non sapeva cosa stava facendo e non aveva alcuna comprensione delle sue azioni.

A seguito delle indagini della polizia argentina in totale sono cinque le persone sotto accusa per la tragedia: il direttore dell'hotel, il responsabile della reception, un imprenditore imparentato con il cantante, un dipendente di Casa Sur e un cameriere che la vittima aveva incontrato durante il suo soggiorno a Buenos Aires. 

I primi tre dovranno rispondere per omicidio colposo, gli altri due per spaccio di sostanze stupefacenti. 

Secondo le accuse il dipendente dell'hotel è sospettato di aver venduto cocaina a Liam Payne tra il 15 e il 16 ottobre. Il cameriere è sospettato di aver venduto cocaina a Liam Payne per due volte il 14 ottobre. L'amico di Payne, è sospettato di omicidio colposo per essere, secondo le accuse del giudice, "venuto meno ai suoi doveri di cura, assistenza e aiuto" nei confronti del cantante dopo averlo "abbandonato sapendo che era incapace di badare a se stesso e sapendo che Payne soffriva di molteplici dipendenze". 

Il direttore dell'hotel è sospettato di omicidio colposo per non aver impedito a Payne di essere portato nella sua stanza d'albergo pochi istanti prima della sua morte. 

Il tribunale ha decretato che, dato lo stato dell’artista, il balcone della stanza rappresentava una "grave minaccia" e il direttore avrebbe dovuto assicurarsi che Payne fosse tenuto in un luogo sicuro fino all'arrivo dei soccorsi medici. Il capo receptionist è anche sospettato di omicidio colposo per aver presumibilmente chiesto a tre persone di "trascinare" Payne, che non si reggeva in piedi, nella sua stanza, invece di tenerlo al sicuro.

Il giudice Bruniard ha dichiarato di non ritenere che l'amico di Liam Payne, il direttore dell'hotel e la receptionist "abbiano pianificato o voluto la morte di Payne", ma che le loro azioni hanno creato un "rischio" per la sua vita. 

Se ritenuti colpevoli, i tre potrebbero essere condannati a pene comprese tra uno e cinque anni di carcere. Per i due accusati di aver fornito la droga la pena è più severa e va dai quattro ai 15 anni di carcere.

Adesso il tribunale argentino competente dovrà decidere se accogliere i ricorsi degli imputati e le richieste di revoca della custodia cautelare in carcere di due di loro.

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