Elton John: la famiglia come antidoto agli eccessi

Riuscire a catturare i 50 anni di carriera di Sir Elton John è un compito impegnativo. Eppure "Elton John: Never Too Late", il documentario musicale che celebra i 50 anni di carriera dell’artista inglese, realizzato dal marito David Furnish e dal regista R.J. Cutler ci riesce molto bene.
Il film offre una panoramica approfondita sulla sua vita, la sua musica, le sue relazioni, tra cui l'amicizia con John Lennon, e le sue lotte personali, come quelle contro la dipendenza. Include anche performance storiche al Dodger Stadium di Los Angeles nel 1975 e nel 2022.
Per i fan, e anche per John stesso, la pellicola contiene molte sorprese. "Sono rimasto colpito da quanto fosse buona la musica in quei primi cinque anni, perché ascoltavo molto raramente ciò che facevo. Ne sono molto orgoglioso", ha dichiarato John all'agenzia americana Associate Press. "Inoltre, mi ha fatto tornare in mente l'incredibile lotta che ho avuto con il successo, anche improvviso. Mi sono dato all'alcol, alle droghe e poi mi sono redento diventando sobrio".
Il successo e la soddisfazione non sempre vanno a braccetto. Nei suoi anni giovanili John aveva la fama ma desiderava un legame. Anni dopo il riuscire ad avere una famiglia lo ha cambiato dandogli anche altre priorità.
"Le cose più belle della mia vita sono i miei due figli e David (il marito). E la musica è secondaria rispetto a loro", dice. "Il titolo 'Never Too Late' lo riassume per tutti, non solo per me. Si possono cambiare le cose. Non è mai troppo tardi per cambiare qualcosa. Grazie a Dio l'ho fatto. Perché quando mi sono disintossicato, la mia vita è cambiata completamente". Ora è sobrio da 34 anni.
"È stato glorioso rispetto a quello che è stato per circa 10, 15 anni", dice in maniera molto schietta a proposito delle sue vecchie dipendenza da droghe e alcol, con cui ha convissuto per parecchio tempo "Continuavo a suonare e a fare tour mentre mi drogavo. Non ho mai smesso. Perché la musica mi teneva in vita. La musica mi ha tenuto in vita. Mi ha quasi ucciso, ma mi ha salvato."
Per lui "Never Too Late" non è solo una celebrazione di quel viaggio, ma anche un efficace "pezzo di advocacy", una sorta di patrocinio verso la vita familiare. "Si possono avere figli, si può essere gay e si può avere una famiglia felice. Non potrei essere più felice".
"Never Too Late" è anche il titolo della sigla scritta da Brandi Carlile, Andrew Watt, John e dal suo storico paroliere Bernie Taupin, attualmente in lizza per gli Oscar 2025.
La cantautrice e discografica americana Brandi Carlile è stata il catalizzatore di quel brano: ha fatto visita a John e Furnish nella loro casa in Francia, ha visto una bozza del documentario e si è sentita spinta a scrivere una canzone.
"Questa canzone parlava della mia vita e l'ho trovata molto facile da scrivere", ha detto il musicista inglese a proposito della collaborazione: "Ho attraversato l'inferno", dice John. "E ne sono comunque uscito combattendo. Quindi è molto fedele a ciò che sono"
Dopo il suo tour d’addio la voglia di musica di Elton John non è ancora placata e questa "Never Too Late" fa parte di una "nuova era", come spiega. I fan possono aspettarsi nuova musica in futuro. "Prima o poi ci sarà un nuovo album", ha detto. "Muoio dalla voglia di registrare cose nuove".
Quando dai giornalisti gli viene chiesto cosa spera che la sua eredità diventi nel tempo, va oltre la sua “vita” musicale rispondendo: "Voglio solo che sulla mia lapide ci sia scritto: "Era un grande papà". Questo è ciò che voglio. L'eredità musicale parlerà da sola". Ma da un punto di vista umano, 'Era un grande papà e un grande marito'".
Il mese scorso John ha rivelato di aver perso la vista dopo aver contratto un'infezione. "La vista è un problema. Ma stiamo studiando un trattamento. Sono un grande ottimista. In pratica ho perso la vista dall'occhio destro per il momento. Il mio occhio sinistro non è il massimo", dice aggiungendo "Da quando è successo, ho provato una tale empatia per le persone con problemi di vista e per i non vedenti... Quando vedi tante altre persone che non vedono affatto, sono davvero fortunato".
La positività di John si percepisce in tutto "Never Too Late". Non gli interessa guardare indietro; così come i suoi successi da record sono celebrati nel film, anche i momenti contemporanei che mettono in luce il suo entusiasmo per la famiglia e per i giovani talenti.
"Per me si tratta di quello che succederà in futuro, non di quello che è successo in passato", dice. "Con questo documentario ci siamo lasciati alle spalle un certo periodo. E ora si tratta di ricominciare".
"Elton John: Never Too Late" è disponibile in streaming su Disney+ insieme alle riprese degli ultimi concerti (17, 19 e 20 novembre 2022) che Sir Elton John ha tenuto al Dodger Stadium di Los Angeles