David Gilmour sta già pensando al suo prossimo album

David Gilmour ha pubblicato, lo scorso settembre “Luck and Strange”, il suo primo album da solista dopo quasi dieci anni. Dalle sue parole sembra che se vuole i fan non dovranno aspettare così a lungo per il prossimo capitolo.
"Lo farò sicuramente nel nuovo anno", ha detto in un podcast su UCR durante una conversazione in occasione del tour di “Luck and Strange”.
Come ha raccontato, pensa spesso alla musica che prende forma in un modo o nell'altro. "Lavoro tutto il tempo, ma con calma", ha spiegato. "Le idee arrivano nel mio studio e fuori dallo studio, raccolgo cose, ma in modo abbastanza disordinato. Però arriva un momento in cui pensi: 'Abbiamo abbastanza materiale per prendere una decisione'. Allora si può premere un pulsante e dire: "Adesso è il momento di partire e ora faremo un piano e metteremo insieme una squadra".
L’ex chitarrista dei Pink Foyd lavora da diversi punti di ispirazione, vecchi e nuovi. Per “Luck and Strange”, il brano che dà il titolo all'album, è nato da una sessione di "Barn Jam" svoltasi nel gennaio 2007, mentre stava concludendo il tour di “On an Island” del 2006. È stato un periodo produttivo, che ha finito per essere l'ultima volta che ha registrato con il suo compagno di band dei Pink Floyd, Richard Wright, prima della morte del tastierista nel 2008. A proposito Gilmour afferma che ci sono ancora "30-40 pezzi di musica" provenienti da quelle registrazioni nel fienile.
Allo stesso modo, ha un archivio impressionante nel quale non mancano idee per le canzoni. Ma, avverte, i contenuti sono di qualità variabile. "Ad essere onesti, ho un sacco di pezzi musicali che risalgono agli anni '80. Ho alcune canzoni intere, altre più recenti. Ho alcune canzoni intere, altre più recenti e il mio fidato iPhone", dice. "Ho registrato più di mille piccoli pezzi di qualcosa. Potrebbe essere solo il suono di un uccello che canta. In realtà non li ho ancora esaminati, ma uno di questi giorni lo farò, o credo che lo farò, quando avrò bisogno di qualcosa. Sembra un'enormità - conclude - ma ad essere onesti, quando li ascolti, 19 su 20 ti dici: 'Questo può andare dritto nel cestino'".