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Nayt: “Non sono io l'eroe che ti potrà salvare, sei tu”

Il rapper torna con “Certe bugie”, tra analisi interiori, eleganza e citazioni di Fabri Fibra.
Nayt: “Non sono io l'eroe che ti potrà salvare, sei tu”
Credits: Alessandro Treves

Dalle “Idee stupide” di Fabri Fibra, uno dei migliori pezzi tratti da “Tradimento” del 2006, a quelle “Certe bugie” di Nayt, un nuovo singolo che fotografa perfettamente il mondo lirico e sonoro dell’artista romano. La canzone anticipa “Lettera Q”, il nuovo album di Nayt in uscita a fine mese, il 22 novembre, ed è un ritratto fedele della realtà in cui viviamo e dei dubbi che quotidianamente ci assalgono. “Questo brano è un insieme di ricordi, pensieri, voci che arrivano, se ne vanno e ritornano mischiate ad altre. Tutti sanno come fingere che vada tutto bene, perché la libertà che si desidera ha un costo che in molti non sono disposti a pagare. Il messaggio alla base della traccia per l’artista è che, nonostante certe bugie possano difenderci, riusciremo a salvarci solo partendo da noi stessi”, si legge nella presentazione.

È un pezzo rap, accompagnato da un video girato all'interno di una villa storica, con delle sonorità eleganti, un beat che si riempie e si svuota a seconda delle parole e su cui si inseriscono batteria e chitarra, che hanno il sapore di un suono vero, tangibile. Attraverso un attento lavoro sui versi, l’artista riesce a scoprire e rivelare verità, spingendo chi ascolta a fermarsi, riflettere, e sentire davvero. Una ricerca che, unita alla sua voce, trasmette un senso di consapevolezza, riuscendo a farsi largo tra i pensieri e a concedere alle persone la possibilità di fermarsi e prestare attenzione veramente. “Non sono io l'eroe che ti potrà salvare, sei tu”, oppure “Giuri che hai cose da dire, ma nessuno ci crede. Le canzoni sono insipide e dal pubblico si vede. E anche io, non sono né Battisti né Battiato. E dico cose già sentite e neanche così bene. Peccato”, o ancora “Io non sono Fabri Fibra, non sono Primo, a volte odio anche la mia firma quando la scrivo. Una volta ho amato così forte da sentirmi piccolo. Un'altra anche di più tanto da sentirmi infinito” sono alcune delle parti significative della canzone, che dimostrano ancora una volta la forza della penna dell’artista classe 1994.

Proprio in quest’ultimo frangente si sente in modo evidente il richiamo di flow a “Idee stupide” di Fibra, un altro brano bellissimo sulla consapevolezza. In quello che sarà il nuovo album Nayt affronta temi che spaziano dal rapporto con la società e con il mondo femminile, fino alla relazione tra generazioni, passate, presenti e future. Il risultato è un dialogo aperto che invita a una crescita personale e collettiva, in una conversazione che supera il monologo e respinge l’imposizione. Svelata anche la tracklist del disco (che verrà presentato con un tour ad hoc in programma a marzo e aprile del prossimo anno), al suo interno ci sono anche la collaborazione in “Se corri” con Ernia e quella con la delicata voce dell’artista emergente Scozia nel brano “Monalisa”.

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