Pete Townshend: è "deluso" dalla reunion degli Oasis

Pete Townshend ha detto la sua in merito alla grande reunion degli Oasis e non ne è rimasto molto colpito.
In una recente intervista al The Standard, tra le tante cose al chitarrista degli Who è stato chiesto cosa ne pensasse della riformazione della band britpop per un grande tour di ritorno nel 2025.
"Beh, sono deluso", ha risposto Townshend, prima che gli venisse chiesto se non fosse riuscito ad assicurarsi un biglietto. "No, non è per quello ma perché mi piacciono molto i loro album da solisti", ha risposto.
Gli Who conoscono bene i due fratelli Gallagher perché in passato entrambi hanno aperto la storica band inglese. Liam Gallagher ha aperto il tour degli Who nel 2019. Noel ha supportato la band nel concerto per il Teenage Cancer Trust alla Royal Albert Hall di Londra nel 2017.
Liam Gallagher ha pubblicato tre dischi da solista: "As You Were" (2017), "Why Me? Why Not." (2019) e "C'mon You Know" (2022). Noel ha realizzato quattro dischi con i suoi High Flying Birds, l'ultimo dei quali è "Council Skies" dello scorso anno.
Già alla fine del 2019 parlando a Radio X , Townshend aveva detto che i fratelli Gallagher "stanno entrambi facendo cose molto, molto diverse" con i loro rispettivi progetti solisti. "Noel sta facendo cose che sembrano paesaggi sonori - è davvero ricco e quasi psichedelico", ha spiegato. "E Liam sta cercando di scrivere canzoni. Sta ancora imparando, è un mestiere che sta sviluppando. Gli è stato chiesto di farlo, non voleva farlo. Ma questo dimostra che chiunque può scrivere canzoni se ha pazienza".
Nel 2022, invece Roger Daltrey, compagno di band di Townshend, ha espresso il suo "desiderio" che gli Oasis "tornassero insieme" aggiungendo tuttavia il suo apprezzamento per il Liam solista. "Liam, però, si è davvero ritagliato una nicchia per sé ora, e io lo amo", ha continuato. "Penso che sia favoloso. È totalmente onesto. Non ha paura di dire quello che prova".
Daltrey e Noel sono stati tra i musicisti che si sono esibiti a Londra nel 2022 in un concerto di beneficenza curato da Paul Weller.